In corte d’assise d’appello a Taranto, oggi, seconda udienza del processo di secondo grado per l’assassinio di Sarah Scazzi. La corte deve pronunciarsi sulle richieste delle parti. Nello specifico: una nuova deposizione dello zio Michele Misseri, chiesta dalla difesa che vuole anche sia riascoltata una telefonata intercettata la notte in cui Misseri fu fermato. Telefonata fra lui e la figlia Sabrina che, con la mamma Cosima Serrano, è in carcere per la condanna di primo grado all’ergastolo. L’accusa chiede che siano sospesi i termini della carcerazione, fissati al 20 gennaio, ovvero imputata fuori da quella data in caso di mancata conclusione del processo di appello. Sono otto gli imputati complessivamente: uno nel frattempo è morto. Michele Misseri, figura chiave di tutta la vicenda, in primo grado venne condannato a otto anni, per soppressione di cadavere. La difesa di Sabrina Misseri sostiene, in appello, la tesi secondo cui, ad ammazzare Sarah, fu proprio lo zio.