Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:
Pistola in pugno e con il volto travisato da una calzamaglia fece irruzione in una gioielleria di Capurso dove minacciando il titolare si fece consegnare 300 euro in contanti e il telefono cellulare per poi darsi alla fuga. Identificato è finito in manette. Si tratta del 18enne P.C., di Casamassima e già noto alle Forze dell’Ordine, arrestato dai carabinieri della Stazione di Capurso in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per concorso in rapina e porto abusivo di arma da fuoco. E’ accaduto la sera del 3 ottobre scorso in via Lattanzio dove il giovane agì in compagnia di un complice in corso di identificazione. Sul posto intervennero i carabinieri che, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bari, sono riusciti, grazie alle riprese video delle telecamere di sorveglianza dell’esercizio commerciale, ad identificare il giovane. Quest’ultimo infatti si introdusse nella gioielleria dopo aver citofonato a viso scoperto per farsi aprire la porta. Il provvedimento è stato notificato al 18enne presso la casa circondariale di Bari dove attualmente risulta detenuto per altra causa.
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E’ rimasto quasi incredulo quando i Carabinieri lo hanno arrestato all’interno della sua abitazione mentre aveva ancora tra le mani un Ipad appena rubato all’interno di un negozio del capoluogo pugliese. Pensava di averla fatta franca ma ha dovuto invece fare i conti con il sistema di localizzazione satellitare installato sul dispositivo che ha consentito ai militari di rintracciarlo. Si tratta di un 32enne greco arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bari con l’accusa di furto con destrezza. Lo straniero si era poco prima introdotto in un negozio di abbigliamento di via Orazio Flacco dove approfittando di un attimo di distrazione del titolare si era impossessato del suo tablet per poi dileguarsi per le vie circostanti. Sul posto è intervenuta una pattuglia dell’Arma, allertata proprio dalla vittima tramite il numero di emergenza “112” che informava i militari della presenza sul suo Ipad del dispositivo di localizzazione rivelatosi fatale per il malfattore. La refurtiva interamente recuperata è stata restituita all’avente diritto. Tratto in arresto, il 32enne, su disposizione della procura della repubblica di Bari, è stato associato presso la locale casa circondariale.