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Ostuni: Tea Ranno ad “Un’emozione chiamata libro” Stasera

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Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori:

Una trilogia dal sapore siciliano domani sera alla kermesse letteraria “Un’emozione chiamata libro” organizzata dall’associazione “Una Valle di Libri” con il supporto di New Music Promotion, Bottega del Libro e Comune di Ostuni. Appuntamento 20 luglio 2023 alle ore 20.30.

Nel consueto scenario del chiostro di Palazzo San Francesco la scrittrice Tea Ranno dialogando con Anna Maria Romano, più che un libro presenterà un mondo che affascina attraverso “Sentimi” (Frassinelli), “Amorusanza” (Mondadori), “Gioia mia” (Mondadori). È vero “Sentimi” (Frassinelli) ha visto la luce prima degli altri due titoli e ha confermato come “lo sguardo simpatetico su tutte le creature” dell’autrice si coniughi “con un impeto inesausto di trascrivere la vita”, ma la chiave di lettura più agevole del mondo di Ranno resta l’ “amorusanza”, tanto che quanti hanno già letto criticamente “Gioia mia”, non hanno potuto non notare che “il suo ultimo lavoro (è) fatto tutto di “amurusanza”, un termine che  rappresenta la Ranno per definire quanto di più bello e antico e armonioso la vita ci può regalare,  in questo mondo di brutture e in una società di malaffari”.

Ed il 9 aprile 2019, giorno di uscita di “Amorusanza” si notò subito che quella parola dava significato ad un mondo. “Letteralmente significa amorevolezza e per estensione, gesto d’affetto, piccolo dono fatto con amore, atteggiamento affettuoso”: quanto basta per creare una realtà.  “Tra la magia, la sensualità e i valori di un mondo che forse non esiste più, se non nelle piccole realtà del Sud, si srotola il filo di questa storia che, con il suo stile fresco, vivace e mai pesante, rende scorrevole e agile il testo – si sostenne all’epoca -. Il linguaggio usato dall’autrice è un misto di siculo-italiano, sulla scia di quanto il Maestro Andrea Camilleri (e i maestri fanno sempre scuola) ha sperimentato nei suoi romanzi. L’ironia tipicamente siciliana, leggera, gradevole a volte pungente, impera su tutte le 354 pagine del libro, spingendo il lettore a scorrerle piacevolmente”. E quella piacevolezza si trasmette, di libro in libro, fino alla serata di domani sera nella “Città bianca” di Puglia.

Tea Ranno è nata a Melilli, in provincia di Siracusa, nel 1963. Dal 1995 vive a Roma. È laureata in giurisprudenza e si occupa di diritto e letteratura. Ha esordito con Cenere, uscito per e/o nel 2006, finalista ai premi Calvino e Berto e vincitore del premio Chianti. Successivamente ha pubblicato i romanzi In una lingua che non so più dire (e/o, 2007), La sposa vermiglia (Mondadori, 2012), vincitore del premio Rea, Viola Fòscari (Mondadori, 2014), Sentimi (Frassinelli, 2018), L’amurusanza (Mondadori, 2019) e Terramarina (Mondadori, 2020), che ha vinto il premio Città di Erice.

 

 

 

 

 

 

 

 


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