Di Agostino Convertino:
Stamani la Giunta Municipale ha posto un altro tassello all’articolato mosaico di interventi che, gradualmente, stanno modificando l’aspetto e la vivibilità della Città di Martina Franca. Dopo quasi mezzo secolo, periodo in cui una intricata vicenda amministrativa e burocratica ha privato la comunità di una interessante area, l’Amministrazione di Gianfranco Palmisano chiude tutti i contenziosi gravanti su quei terreni e sulla famigerata Palestra Sant’Eligio divenuta, nel frattempo, il classico “eco-mostro” inutilizzabile dalla Comunità. La delibera di giunta che ristora ogni forma di impedimento al ragionevole costo di circa 90.000 euro, votata poche ore fa all’unanimità, apre uno scenario nuovo su una delle aree più delicate della città, Via De Gasperi: importante flusso di traffico cittadino ed extra-cittadino verso Bari e l’Adriatico; area panoramica privilegiata sullo spettacolare affaccio alla Valle d’Itria. L’abbattimento dell’orrendo manufatto degli anni ’70 consentirà di realizzare un “Parco Lineare” in via De Gasperi di cui l’area riacquisita costituirà una buona parte. Ma appare evidente come il progetto di contrasto al degrado urbano ottenga una eccellente sponda nel recente abbattimento della stazione di servizio insistente su quell’area, col parcheggio di Viale Europa e col recentissimo Parco “Orti del Duca”. Anche a beneficio del turismo martinese che sulle bellezze ambientali punta molta della sua attrattiva. Nel progetto globale di recupero ricade anche la vicina masseria che fu sede dell’ente di riabilitazione Osmairm e attualmente affidato alla ASL locale e una rete di stradine di collegamento. È facile immaginare che il progetto finale preveda di incidere sull’assetto viario di quella fetta di quartiere con l’auspicabile incremento del decoro urbano e della qualità della vita dei residenti. Tutto sarà inquadrato in una imminente delibera di indirizzo per avviare un concorso di progettazione, come anticipato dallo stesso sindaco Gianfranco Palmisano durante il tradizionale discorso “dei ceri” nella recente festa patronale in cui parlava anche del futuro del Quartiere Carmine che, come il Sant’Eligio, sarà ripensato in chiave migliorativa.
Di seguito il testo del provvedimento: