Indagano i carabinieri della compagnia di Martina Franca e quelli della stazione di San Giorgio Jonico, per risalire ai responsabili della rapina di ieri nel tardo pomeriggio in una gioielleria di San Giorgio.
I due ladri, a volto scoperto, e uno di essi armato. sono entrati nella gioielleria con il pretesto di dover fare aggiustare un orologio. Quindi è comparsa l’arma. Rubati gioielli, oro, orologi e denaro, prima della fuga a piedi. Nel comunicato diramato dai carabinieri non è specificata l’entità economica della rapina.
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Questa mattina, con inizio alle ore 07.30, nel territorio della Stazione di San Giorgio Jonico si è svolto un servizio a largio raggio al quale hanno partecipato tutte le componenti della Compagnia Carabinieri di Martina Franca (Stazione di San Giorgio Jonico, Nucleo Operativo e Radiomobile, Stazioni di Grottaglie e Montemesola). Si è incrementata la vigilanza agli istituti scolastici negli orari di ingresso ed uscita e sono stati controllati circoli privati e persone sottoposte a misure alternative e restrittive della libertà personale. Molta importanza è stata data anche all’attività connessa alla circolazione stradale. All’esito del servizio sono state identificate 49 persone, controllate 35 autovetture, eseguita una perquisizione personale ed una veicolare, elevata una contravvenzione al codice della strada per mancanza della copertura assicurativa (con relativo sequestro amministrativo del veicolo), controllati nr.3 circoli ricreativi e 8 soggetti sottoposti agli arresti domiciliari.
Nello specifico: una persona è stata deferita in stato di libertà alla competente A.G. poiché, sottoposta al regime della detenzione domiciliare con la possibilità di assentarsi dall’abitazione per motivi di lavoro, seppur nella fascia oraria autorizzata, è stato trovato in piazza a dialogare con persone estranee al nucleo familiare, violando le prescrizioni imposte dall’A.G.
Inoltre sono state avanzate nr. 2 proposte di rimpatrio con foglio di via obbligatorio dal Comune di San Giorgio Jonico. Nel dettaglio, un soggetto di Taranto, con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato identificato vicino all’area mercatale, non riuscendo a dare una plausibile giustificazione circa la sua presenza, mentre una donna di origine nigeriana, domiciliata a Bari, è stata sorpresa, lungo la statale che conduce a Taranto, ad esercitare l’attività di meretricio.
L’attività preventiva è stata svolta anche nei comuni di Carosino, Monteperano e Roccaforzata con posti di controllo e attività di vigilanza dinamica.