Di seguito il comunicato:
“Orsarosa”, vino rosato prodotto da Peppe Zullo, sarà sulle divise di Orsarosa, l’omonima Associazione Sportiva tutta al femminile che ha dato vita anche a una squadra di calcio a 5. Il vino e il sodalizio sportivo in rosa hanno lo stesso nome. Ed è anche per questo che la collaborazione tra lo chef e la compagine è nata quasi spontaneamente ed è stata suggellata con un aperitivo al quale hanno partecipato tutte le giovani calciatrici. Nella vita di tutti i giorni sono studentesse, casalinghe, professioniste, ma agli allenamenti e la domenica diventano attaccanti, centrocampiste, giocano in porta o in difesa. L’A.S.D. Orsarosa è nata nel 2019. Nel direttivo ci sono 5 donne. Dal 2020 la presidente della società è Antonella Lepore, vicepresidente è Rocchina Scoglietti, segretaria Stefania Saponaro, tesoriere Mariarosa Caccavella e dirigente Concetta Loffredo. L’Associazione non si occupa solo di calcio femminile, ma di tante e diverse discipline sportive, ed ha al suo attivo già diverse manifestazioni.
“Queste ragazze, queste giovani donne sono una forza”, dichiara Peppe Zullo. “Hanno fondato una società sportiva che non si occupa solo di calcio. La felice coincidenza del nome del nostro rosato e della loro associazione ci ha dato un motivo in più per creare una collaborazione che è sostegno reciproco nel portare ovunque, e con orgoglio, il nome, la vitalità e le vocazioni del nostro territorio, di Orsara di Puglia e dei Monti Dauni”.
Il vino Orsarosa nasce da uve Nero di Troia coltivate con metodo biologico. Come l’associazione sportiva e squadra femminile di calcio, anche questo rosato nella sua denominazione ha scelto le radici orsaresi.
“In tutto ciò che facciamo”, ha spiegato Peppe Zullo, “c’è il legame forte col territorio e il racconto di questa terra. Non è un fatto di campanile, piuttosto a motivarci è la voglia di contribuire allo sviluppo culturale, sportivo ed economico di un’area ricca di storia e di natura, di cose belle e buone, di donne e di uomini che credono nel futuro della loro terra”.