Si vota. Dalle 8 alle 22, in 289 seggi (di cui tre fuori regione) allestiti in tutti i 258 Comuni pugliesi, si sceglie il candidato del centrosinistra per la presidenza della Regione Puglia. La campagna elettorale è stata, in alcuni frangenti, ai limiti della decenza e talvolta anche oltre. Da dimenticare. E nelle ultime trentasei ore, per poco non saltavano pure, le primarie. Comunque si fanno oggi. Tre i candidati: in ordine di comparizione sulla scheda elettorale: Guglielmo Minervini, Michele Emiliano, Dario Stefàno. Possono votare tutti i maggiorenni e anche chi, in età fra i 16 e i 18 anni, si è iscritto al voto entro il termine di mercoledì scorso. Stesso ragionamento vale per non residenti, stranieri e studenti fuori sede. Per tutti: documento di identità, un euro, e si vota.
A Bari nelle ultime ore è stato spostato di pochi metri, in via Nicolai, il seggio inizialmente allestito nell’agenzia funebre. Si rimane in realtà in un locale della stessa organizzazione, che ha messo a disposizione il locale per lo svolgimento della consultazione: però ci si sposta nella zona del wedding planner, insomma dell’organizzazione di matrimoni. Dopo averle date per morte e sepolte, queste primarie, magari votare pure alle pompe funebri si sarebbe potuto interpretare un po’in senso ironico. In fin dei conti, questa è l’unica, o una delle poche, notizia che non fa parlare di rabbia, polemiche, stracci in faccia, di queste primarie.