Dalla scorsa mezzanotte si può dare luogo all’istanza. Ha preso infatti il via oggi il supporto per la formazione ed il lavoro (Sfl) al quale possono accedere coloro per i quali è terminato il reddito di cittadinanza. Le domande al Sfl, direttamente dal sito dall’Inps o tramite patronati, possono essere effettuate dai componenti tra i 18 e i 59 anni di nuclei familiari con Isee non superiore a seimila euro.
Chi farà la domanda dovrà registrarsi al sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) piattaforma finalizzata all’incrocio fra domande ed offerte di formazione e lavoro. Vi confluiscono i dati di centri per l’impiego, agenzie per il lavoro, soggetti accreditati, enti di formazione, fondi paritetici interprofessionali per la formazione, Comuni ed enti di servizio civile universale. La piattaforma non è destinata solo a coloro che escono dal reddito di cittadinanza ma a chi cerca lavoro per la prima volta ed a chi vuole reinserirsi.
“Per accedere al Sfl sono necessari, oltre alla presentazione della domanda, altri passaggi: bisogna sottoscrivere il patto di attivazione digitale (Pad) e contattare almeno tre Agenzie per il lavoro; quindi si potrà essere contattati dal centro per l’impiego per firmare il Patto di servizio personalizzato. Una volta sottoscritto, si potrà accedere a servizi di orientamento, corsi di formazione, progetti utili alla collettività o altre iniziative per l’attivazione lavorativa. Dunque, accolta la domanda, queste persone dovranno partecipare al percorso, durante il quale e per massimo 12 mesi riceveranno un contributo di 350 euro mensili, tramite bonifico da parte dell’Inps. Dovranno dare conferma della partecipazione a tali attività almeno ogni novanta giorni. Se si abbandona il percorso, si salta un’attività o si rifiuta un’offerta di lavoro si perde il beneficio” riporta Il Sole 24 ore.