Nina ed Oreste, il quale era carcerato, nei mesi scorsi diedero luogo a Napoli alla prima unione civile in un carcere per un trans. Fu l’avvocato Guglielmo Boccia, legale di Nina, a curare le procedure perché l’unione senza precedenti si realizzasse.
La trans martinese, con un procedimento volontario al tribunale, ha chiesto di essere riconosciuta all’anagrafe come donna. Così è stato e Nina è Giovanna Antonia, per l’anagrafe, con un codice fiscale che è di una donna.
Il 16 agosto Giovanna Antonia ed Oreste si sono sposati dinanzi all’ufficiale di stato civile di Martina Franca, dove marito e moglie sono residenti.