Di Nino Sangerardi:
Il Dipartimento paesaggio e qualità urbana Sezione tutela e valorizzazione del paesaggio della Regione Puglia ha rilasciato l’Autorizzazione paesaggistica, con prescrizioni, al proponente Ministero della Cultura. Il provvedimento verte sul “Progetto Appia Regina Viarum. Valorizzazione e messa a sistema del cammino lungo l’antico tracciato romano”. Sono interessati i seguenti Comuni: Altamura, Brindisi, Carosino, Castellaneta, Francavilla Fontana, Gravina in Puglia, Grottaglie, Latiano, Massafra, Mesagne, Oria, Palagianello, Palagiano, San Giorgio Jonico, Santeramo in Colle, Taranto, Statte.
L’iniziativa “ Appia Regina Viarum” è stata presentata a Roma il 23 settembre 2015. Ideata e gestita dal Ministero Beni e Attività culturali,da mettere in opera con le Regioni Lazio,Campania,Puglia e Basilicata. Finanziamento? Venti milioni di euro riconducibili al miliardo di euro stanziato dal Governo nazionale per il Piano stralcio cultura e turismo anni 2014-2020.
Tra Ministero e Regioni il protocollo d’intesa risulta sottoscritto a marzo 2016, quello operativo nel corso del 2018.
Il programma economico prevede la seguente spesa annuale : 4 milioni nel 2018,5,5 milioni nel 2019,3 milioni nel 2020 e 6.5 milioni nel 2021. In particolare 15.271.650,00 euro per le opere,di cui 6,9 milioni attribuiti al Ministero e 8,3 alle Regioni; euro 3.333.588,51 di onorario attività tecniche generali, di cui un milione a Ministero e 2,2 mln alle Regioni; piano della conoscenza euro 250 mila in capo al Ministero; per l’informazione euro 664 mila di cui 304 mila al Ministero e 360 mila alle Regioni; euro 250 mila al Ministero e 250 alle Regione inerente il rafforzamento amministrativo.
La progettazione esecutiva e le gare sono a cura del Ministero. Le Regioni,ognuna per il territorio di competenza, responsabili sia dei bandi per i lavori sia della corretta realizzazione.
I rappresentanti del Tavolo tecnico progettuale e le Regioni devono trasmettere relazioni semestrali sullo stato di avanzamento al Segretario generale del Ministero.Quest’ultimo ha il compito di verifica e revoca.
Obiettivo degli interventi è recuperare e valorizzare l’originario tracciato della Via Appia e i suoi basolati per consentire, attraverso una mobilità turistica lenta, l’accesso e la fruizione del patrimonio culturale—centri storici, monumenti,aree archeologiche—che gravita su di essa. Inoltre, creare una tipologia di turismo che permetta il rilancio dei territori interessati dal passaggio della strada romana.
Il percorso classico è lungo 584 chilometri,comprende 87 Comuni mentre la variante traiana(Benevento-Brindisi) consta di 311 Km. e presenta un’ulteriore variante di 52 Km. che coinvolge Campania e Puglia.
La Via Appia Regina mette in luce eccellenze culturali e paesaggistiche come quella di Terracina sul promontorio di Monte Giarre oppure a Brindisi ma al contempo evidenzia fratture come l’attraversamento nel disordine urbanistico della periferia meridionale di Santa Maria Capua Vetere, lo stato di abbandono dell’area Ilva di Taranto e i tratti sommersi e ancora ignoti di Campania Puglia e Basilicata.