Il percorso del provvedimento è tutto un programma: si parte dal fabbisogno di personale con 10 unità lavorative per la categoria e si arriva, dopo quattro delibere di giunta, alle 24 assunzioni con provvedimento di qualche settimana fa.
Il fabbisogno del personale è l’atto principale che presuppone lo svolgimento del concorso. Come il fabbisogno sia stato corretto in corso d’opera più volte e con la procedura concorsuale ancora aperta, è un mistero che gli uffici e chi li sovrintende, cioè il Sindaco, devono spiegare alla città. Anche il Consiglio di Stato, riferendosi ad analogo caso di un’amministrazione locale, qualche mese fa ha sentenziato sulla impossibilità di tali ampliamenti nel numero di assunzioni. Bisogna evitare, si legge in un commento alla sentenza, di andare a “deprecabili favoritismi” invece che all’esatta copertura dei posti previsti dal fabbisogno, per la funzionalità dell’ente. La sentenza del Consiglio di Stato è scaturita dalle norme del testo unico sul funzionamento degli enti locali. Ci devono spiegare, gli uffici e chi li sovrintende, come sia stata interpretata quella norma e come si possano spendere centinaia di migliaia di euro in più all’anno per garantire quegli stipendi in più rispetto alla somma derivante dal fabbisogno.
Per la categoria C1Istruttori Amministrativi il fabbisogno per il triennio 2013-2015, come deliberato dalla giunta comunale 17 mesi fa, è di dieci unità. Quelli vanno assunti. Resta misterioso come si sia indetto ed espletato un concorso per una sola unità quando c’era il fabbisogno di dieci, ed evidentemente c’erano anche le risorse. Si poteva fare subito un concorso per dieci posti e sicuramente sarebbe stata più ampia la platea dei concorrenti.
C’è poi il caso particolare di un consigliere comunale che, non lasciando la sua funzione di consigliere, ha partecipato al concorso. Certamente è pura casualità il fatto che fosse arrivato ventiquattresimo dopo la prova scritta e che di lì a breve fosse portato a ventiquattro il numero dei concorrenti da assumere. Pura casualità, infatti quel consigliere è poi arrivato quattordicesimo, al termine della prova orale. La prima fase delle assunzioni ha riguardato 15 persone. Però quel consigliere comunale, che ora tale non è più perché si è dimesso, dovrebbe spiegare questo: nella seduta di consiglio comunale di approvazione del bilancio, quel consigliere, che era già iscritto al concorso per diventare dipendente, a parte il voto sul bilancio fece anche un intervento in consiglio, parlando della bontà dell’azione amministrativa e specificando, come punto qualificante di tale azione, l’implementazione della pianta organica. Quindi, votato il bilancio che prevede anche le risorse per le assunzioni fra cui la sua, e detto anche perché lo votava, e fatto tutto questo quando già concorreva per essere assunto, oggi si trova assunto. Ecco, dovrebbe spiegarci questo percorso. Ma sono anche altre le cose che andrebbero spiegate. Chiedo lo faccia il Sindaco. Io vorrei sapere dal signor Sindaco se sia al corrente di ciò che prevede il testo unico sul funzionamento degli enti locali a riguardo delle funzioni del Sindaco. Serve per capire se lui davvero sovrintenda a questo procedimento amministrativo che presenta elementi di scarsa chiarezza. Sempre dal Sindaco vorrei sapere se si tratti della stessa persona che 25 anni fa, da responsabile sindacale, agì perché venisse annullato un concorso dalla procedura non chiara e rivelatasi non corretta. Oggi che è Sindaco terrà lo stesso atteggiamento per approfondire un provvedimento che, come ho già avuto modo di esprimere, non sembra chiaro?
Mariella, povero illuso!!! Stai pur tranquillo che il Sindaco non ti risponderà.
Posso tentAre di darti io qualche risposta.
Se avessero indetto il concorso per dieci unità da assumere, i partecipanti sarebbero stati molti di più e le possibilità di farcela, per gli attuali assunti, sarebbero state ridotte.
Poi, dell’aumento della spesa e conseguente aumento delle tasse, cosa vuoi che importi al Sindaco. Al Sindaco importa tenersi il dirigente al personale, fortemente voluto da lui e soprattutto dal suo fido amico ex segretario, Gallo, perchè è stato in grado di fare (il dirigente) i procedimenti concorsuali e per il quale (dirigente) il Sindaco sta facendo di tutto per assicurargli il massimo delle retribuzioni di posizione e di risultato.
Sì, risultato!!! Quello a cui stiamo assistendo!!!
E’ proprio il caso di dire: stavamo meglio quando stavamo peggio!!!
E mi chiedo: ma esiste l’opposizione o si fa sentire per criticare solo alcune manifestazioni svolte da concorrenti politici?
Come commentare l’umiliazione inferta ai dipendenti interni che si sono visti privare della possibilità di partecipare ai concorsi interni dovuti quando si mettono a concorso più posti. (commento moderato in questa parte) calpestato la loro professionalità e la loro competenza acquisita in tanti anni di lavoro e dedizione, negando loro la possibilità di crescere e di essere gratificati. E mortificante assistere alla negazione dei diritti dei lavoratori, sopratutto quando si è svolto un ruolo sindacale e lei Sindaco dovrebbe esserne consapevole, come dovrebbe esserne cosciente la Prof.ssa Massafra della CGIL che nel 2008, per molto meno, impugno’ la selezione delle categorie A e B. Allo stato dei fatti, va tutto bene??? E’ tutto legittimo”???? Nessun dubbio in merito alla regolarità degli atti????
Però il fatto più grave e’ la constatazione dello spreco di denaro pubblico di questa Amministrazione, perché non ha, neppure per un secondo, considerato il risparmio derivante dalla riserva dei posti ai dipendenti interni e di competenze acquisite che nessun nuovo assunto può avere. Poco importa a chi persegue determinati obiettivi, obiettivi che paga ogni cittadino Martinese con una tassazione che è una delle più alte fra i comuni italiani.
Sindaco, valorizzi le professionalità interne. Io, come rappresentante RSU, mi sono sempre prodigata per i miei ex colleghi e chiedo agli attuali RSU di impegnarsi a fare gli interessi dei colleghi che li hanno votati: non si può tradire la fiducia di chi ha creduto in qualcuno, perché prima o poi il boomerang ritorna ed il colpo potrebbe essere devastante.
Si può anche sbagliare, ma c’è la possibilità di correggere gli errori commessi.
In passato ci sono state situazioni analoghe a quella attuale e sono state risolte con buon senso, onestà e responsabilità.
Mi vengono in mente due situazioni analoghe, gestite una dall’assessore al personale Caroli, se non erro, ed un’altra dall’assessore Marinò, su denuncia della CGIL, se non erro. Su quest’ultima situazione nel 2010 fu annullato il concorso per 18 unità di categoria A e B.
Ora mi chiedo: ma la CGIL perchè all’epoca contestò la correttezza di quel concorso ed oggi non dice e non fa nulla?