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Carcere di Taranto: “emergenza sanitaria, l’Asl intervenga o sarà tragedia” Sappe

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“Nel discorso di fine anno il Presidente della Repubblica ha dedicato anche un passaggio alle carceri acchè si rispettassero i valori costituzionali quali la dignità della persona, il diritto alla salute, il reinserimento sociale. Purtroppo ancora una volta i buoni intenti fanno a pugni con la dura realtà che si sta vivendo nelle carceri a partire da Taranto, ove il diritto alla salute sembra essere calpestato sempre di più. Infatti da un po’ di tempo niente visite mediche di routine ai detenuti ma solo emergenze poiché non ci sarebbero più medici, per cui il dirigente sanitario che è rimasto solo, sarebbe costretto a fare di tutto e di più. Eppure il SAPPE, sindacato autonomo polizia penitenziaria da tempo denuncia una situazione di grande affanno” è riportato nel comunicato del sindacato di polizia penitenziaria Sappe “con i detenuti psichiatrici abbandonati a se stessi, malati cronici con carenza di assistenza che, generano situazioni di protesta da parte dei ristretti che diventano sempre più preoccupanti. Abbiamo notizia che nei giorni scorsi il carcere, per alcune ore, è rimasto senza nessun medico poiché il dirigente sanitario era impegnato in una riunione all’ASL, mentre i poliziotti dovevano far fronte alle pressanti lamentele dei detenuti che chiedevano di essere visitati da un sanitario. A questo punto ci chiediamo cosa deve accadere ancora perché l’Asl adotti provvedimenti urgenti adeguati a tamponare la situazione? Non sanno i dirigenti che comandano la sanità tarantina che presto potrebbero scoppiare disordini con i detenuti che potrebbero mettere a ferro e fuoco il carcere se l’emergenza persiste?” Prosegue la nota del sindacato: “Ci troviamo di fronte a 900 detenuti (sovraffollamento di più dell’80% della capienza regolamentare) di cui tantissimi affetti da patologie importanti tra cui psichiatrici, tossicodipendenti, patologie croniche, cardiache ecc. ecc.” Ancora: “Il SAPPE si augura che l’ASL abbia delle spiegazioni adeguate per giustificare ciò, poiché quello che sta accadendo è di una gravità inaudita, proprio per questo chiediamo l’intervento del Prefetto di Taranto poiché la situazione ogni giorno che passa diventa sempre più incandescente all’interno del carcere, per cui è necessario che ognuno per la propria parte di competenza si assuma le proprie responsabilità, al fine di evitare situazioni pericolose che potrebbero creare seri problemi non solo all’interno del penitenziario ma a tutto il territorio.”


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