Due operai della Sangalli vetro di Manfredonia sono saliti sulla torre delle fabbrica e, da circa ottanta metri di altezza, hanno minacciato di lanciarsi nel vuoto. La protesta di Saverio Papicchio e Carmine Trotta, poi scesi in serata, è legata alla condizione di crisi che vive l’azienda, destinata alla chiusura qualora non cambino le condizioni di produzione. Fondamentale, in tal senso, sarebbe l’acquisto di un nuovo forno, per il quale occorrono sedici milioni di euro ma le banche non vogliono impegnarsi per i cinque milioni mancanti, perché la Sangalli è già esposta per circa 150 milioni. La prospettiva di chiusura dello stabilimento di Manfredonia è, così, molto concreta e riguarda le sorti lavorative di oltre 250 persone.
Invece a Bari, in occasione della seduta del consiglio regionale, si è svolto il presidio dei lavoratori Om. Lo stabilimento industriale di Modugno, secondo un’intesa delle scorse settimane, era stato rilevato da un’azienda piemontese che però ancora non presenta il piano industriale e che, queste le preoccupazioni, starebbe pensando di dirottare il suo interesse verso lo stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. L’assessore regionale al Lavoro, Leo Caroli, ha detto che a gennaio si svolgerà un incontro con il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, per venire a capo di questa vicenda.
—–
”Vi chiedo di non salire su quelle macchine. Dovete difendere in primis la vostra vita, la vostra dignità di uomini pretendendo di lavorare in tutta sicurezza, ricordandovi che non ci vogliono giorni o mesi, ma attimi per perdere la vita”. E’ l’appello rivolto ai gruisti del reparto Ima dell’Ilva di Amedeo Zaccaria, padre di Francesco, il 29enne morto intrappolato il 28 novembre 2012 nella cabina guida di una gru. Lo scorso 11 dicembre episodio analogo con due operai rimasti feriti. (ANSA)
