Pelè sei forte ma Riva è più forte di te. Questo c’era scritto, con vernice bianca rimasta lì per anni, sull’asfalto di una strada a Marina di Grosseto. Chi scrive ci viveva nell’infanzia ed erano i primi tempi in cui si approcciava a leggere. Marina di Grosseto come ogni angolo d’Italia, in quella estate.
Non è in lutto solo Cagliari o la Sardegna, o Laggiuno, il paese del varesotto in cui era nato 79 anni fa. È in lutto il calcio italiano o meglio l’Italia. Luigi Riva, Gigi Riva, aveva vinto gli Europei del 1968 con la nazionale italiana poi aveva portato il Cagliari allenato da Manlio Scopigno a vincere lo scudetto nel 1969-1970 (la vittoria per 2-0 sul Bari alla terzultima giornata sancì matematicamente il tricolore) e con parte di quella meravigliosa squadra fu protagonista, nella primavera del 1970, ai mondiali in Messico, su tutte la partita più bella di tutti i tempi Italia-Germania 4-3. Non aveva mai lasciato Cagliari nonostante le offerte di società ben più titolate. Un attaccante leggendario, nessuno segnò quanto lui (35 reti) in rapporto alle partite disputate con la nazionale. Poi della nazionale fu a lungo il team manager. Una quindicina di anni fa il ritiro. Ieri è stato colpito da un malore per superare il quale si prospettava un’operazione al cuore. Stasera però Rombo di tuono è morto.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso questo messaggio: “Tanti italiani, e io tra questi, apprendono l’improvvisa notizia della morte di Gigi Riva con autentico dolore.
I suoi successi sportivi, il suo carattere di grande serietà, la dignità del suo comportamento in ogni circostanza gli hanno procurato l’affetto di milioni di italiani anche tra coloro che non seguivano il calcio.
Esprimo ai familiari il mio cordoglio e un sentimento di sincera vicinanza.”
(foto: tratta da profilo Cagliari calcio)