Di seguito un comunicato diffuso dal comitato studentesco del liceo “Archita” di Taranto:
«E allora, sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia». Lo scriveva Moravia ne “Gli indifferenti” (1929) e oggi lo attuiamo noi alunni del Liceo Statale Archita, provando a “gridare” un messaggio che sussurriamo docilmente da troppi anni. Per farlo, abbiamo scelto di mettere in atto un’autogestione parziale-iniziata il 17 Dicembre e protrattasi fino al 19 dello stesso mese- che prevedeva le prime due ore di lezione regolare e le restanti affidate alla gestione di noi studenti. Noi, studenti dell’esodo da un fatiscente Palazzo degli Uffici che non abbiamo tuttavia mai abbandonato, noi che siamo stati smembrati e divisi in tre sedi con gli inevitabili problemi che ne conseguono, non solo logistici, ma anche di comunicazione e diffusione di informazioni fra i tre plessi, noi che incontriamo quotidianamente enormi difficoltà nel fare massa critica pur senza abbandonare lo spirito di unità e appartenenza che da sempre ci contraddistingue.
Sono state pertanto, grazie all’impegno dei rappresentanti d’istituto Antonio Donvito, Italo Pomes, Alessandro Tacente e Valerio Viggiani con la collaborazione del corpo docente e del Comitato Studentesco, organizzate le più disparate attività e lezioni in tutte e tre le sedi (Mazzini, Sant’Antonio e Consiglio) del nostro Istituto, scevre da qualsiasi imposizione e vincolo di programmazione didattica, ma non per questo meno educative. Organicamente, l’intero corpo studentesco ha offerto il proprio contributo, per far sì che gli impulsi che avevano dato vita all’azione di protesta non risultassero vani. Si sono infatti susseguiti dibattiti e lezioni di storia, educazione civica, letteratura, psicologia, giornalismo, cinematografia, tutela dell’ambiente, archeologia, nonché laboratori di chimica e lettura, workshop di musica, yoga e danza, mercatini di beneficenza e incontri con relatori esterni. Tra questi, i embri del Movimento Studentesco di Taranto e dell’Arciconfraternita del Carmine, i responsabili del progetto “Startup Weekend Taranto”, i giornalisti Alessandro Salvatore e Gianmario Leone, le archeologhe Barbara Urselli e Roberta Ursi, il professor Marzo, docente di filosofia, la casa indipendente fumettistica “LABO”, Angelo Cannata presidente dell’Associazione “Le sciaje” , l’autore del cortometraggio “Alle corde”, Andrea Simonetti, il dottor Buccolieri, andrologo esperto in tematiche giovanili.
Già nel corso del primo giorno di autogestione, abbiamo inoltre ricevuto la visita del Consigliere Provinciale Pietro Bitetti, il quale ci ha voluto rassicurare sulla forte considerazione che la Provincia ha dell’Istituto Archita e della questione riguardante la definitiva ristrutturazione e messa in sicurezza di Palazzo degli Uffici, grazie all’utilizzo di fondi già stanziati. Ci è stato per di più garantito, al termine di questo incontro, lo impegno da parte della stessa Provincia nella ricerca di una sede idonea a riunire, una volta per tutte, l’intera popolazione studentesca del Liceo Archita, sottolineando l’inusuale proposito di riuscirvi, in via del tutto straordinaria, durante l’anno scolastico in corso.
Raggiunto lo scopo per cui era stata indetta l’autogestione, che termina oggi, il Comitato Studentesco si impegna a rendere note alla cittadinanza le attività svolte durante questi giorni e le conquiste ottenute in una manifestazione che si terrà lunedì 22 p.v. in Piazza della Vittoria, alle ore 11.00.
Non ci resta quindi che incrociare le dita ancora una volta, sempre fiduciosi e mai arresi.
Ilaria Calò
Valerio Viggiani