Di seguito un comunicato diffuso da Angelo Notaristefano, responsabile Lavoro dei giovani democratici della Puglia e, a seguire, un comunicato diffuso da Rosa D’Amato, deputata al parlamento europeo:
Un altro Natale , dopo quello del 1968 con Papa Paolo VI che celebra la messa nell’acciaieria dell’allora Italsider, riporta Taranto al centro dell’Italia .Questa volta è il premier /segretario Matteo Renzi a fare un gradito regalo ai tarantini .
Ci sarà un grande investimento dello Stato per Taranto , circa due miliardo per investimenti e l’ambientalizzazione. I fondi proveranno da FINTECNA ma anche dalle somme sequestrate ai Riva e saranno destinate all’adempimento delle prescrizione Aia, saranno vincolati al risanamento ambientale .Questa è una grande garanzia per la salvaguardia del diritto alla salute e del diritto al lavoro .Una grande battagli a che ha visto in prima file tutto il Partito Democratico jonico e la Giovanile.
L’altro aspetto fondamentale che esce dal consiglio dei ministri è che Taranto non è solo ILVA , nel decreto ci sono quattro grandi voci: aspetti culturali, sblocco di alcuni lavori come porto e bonifiche e trenta milioni di per programmi di riqualificazione dell’ospedale e la creazione di una ricerca ad hoc sui tumori. Questa è la grande scommessa per sviluppo di Taranto e dell’intera Puglia.
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“Il rinvio a data da destinarsi delle opere centrali per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini. Immunità preventiva per il commissario e, per chi credesse ancora a un futuro per l’impianto, nessuna tutela scritta da un punto occupazionale. In questo modo non si salvano ‘i bambini di Taranto’: si uccide un’intera città. E Renzi continua solo a fare spot sulla pelle dei cittadini”. Cosi’ l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, commenta il piano del governo Renzi per l’Ilva di Taranto. “A Taranto – continua D’Amato – la mortalità infantile è maggiore del 21 per cento rispetto alla media regionale. Nella fascia 0-14 c’è un eccesso di incidenza di tutti i tumori pari al 54 per cento, mentre nel primo anno di vita l’eccesso di mortalità per tutte le cause è del 20 per cento. Salvare i bambini di Taranto significa innanzitutto affrontare con urgenza i gravi danni ambientali che l’impianto ha prodotto e continua a produrre. E Renzi che fa? Prolunga i tempi per gli interventi più importanti, come la copertura dei parchi minerari, e dà un’immunità preventiva al commissario. Una vergogna”.
“L’unica buona notizia in tutto il piano di Renzi è che, a dispetto del nome, questo progetto non servirà a salvare l’Ilva – conclude l’eurodeputata – Salvare i bambini di Taranto, infatti, non significa salvare l’Ilva. Significa chiudere l’impianto e rilanciare la città puntando sulle vocazioni economiche del territorio”.