“Dio con noi in noi – Dalla sofferenza alla gloria” è il titolo del saggio – edito da Viverein – firmato da Padre Gregorio Di Lauro, un francescano che ha lasciato una traccia indelebile del suo passaggio nella comunità martinese. Padre Gregorio a Martina, porta con sé il raccolto della sua missione ad extra, a Martina stessa iniziata nel ’99 col suo parrocato presso la Parrocchia Cristo Re dei Frati Minori, e proseguita fino a far maturare un raccolto testimoniale che ben può essere definito una “summa” dell’umano soffrire.
La sofferenza, sia fisica che spirituale, attraversa trasversalmente l’umanità, quasi ne fosse componente strutturale e imprescindibile, fino ad offrire una opportunità di crescita e un’esperienza di maturità che incrociano – ineluttabilmente – la sofferenza più grande: il sacrificio di Gesù Cristo che per noi si è immolato sulla Croce. La sofferenza porta alla gloria ma è anche un grande portale della speranza. Un valore che non rappresenta solo una virtù teologale ma anche lo sterminato campo d’azione in cui il popolo di Dio da un lato sperimenta la sofferenza e dall’altro si adopera per alleviarla.
Il passo narrativo di questo libro e il suo approccio semantico – nonostante affronti un tema non semplice – sono così leggeri da far digerire una così amara pillola che la moderna società, coi suoi ritmi elevati e nuovi stilemi di comunicazione, preferirebbe evitare con comode scorciatoie sul cammino della Fede. Ma Padre Gregorio Di Lauro, nonostante sia un francescano con i piedi saldamente piantati sul terreno che calpesta, con questo saggio porta in quota il lettore per mostrargli una visione complessiva della sofferenza.
Ed è capace di sorprenderci facendo affiorare aspetti della sofferenza che abbiamo continuamente sotto gli occhi ma rischiamo di non vedere. La sofferenza, piaccia o meno, è un linguaggio universale che ci avvolge tutti in egual misura, anche quando non riusciamo a percepirla come “nostra” distratti da una illusione di terrena felicità materiale. I racconti, le esperienze di sofferenza richiamati nel libro non escludono mai la ricerca di una felicità tanto più possibile quanto più orientata al rispetto per la vita, all’accettazione dell’umana fragilità da armonizzare con l’idea di preziosità della vita donataci dal Creatore.
Certo, il dolore e la sofferenza restano avvolti nel mistero ma questo libro non liquida il lettore con uno sbrigativo finale bensì offre almeno tre risposte chiare: 1. Gesù non è venuto al mondo per spiegare il dolore ma a prenderlo su di sé per riempirlo della divina pienezza del suo amore; 2. Il Padre era là, anche lui sulla croce e lo aiutava a rimanere fedele alla sua libera scelta di amare con l’amore più grande; 3. La croce gloriosa di Cristo ci dice che il dolore non ha l’ultima parola sulla nostra vita e sulla storia dell’umanità.
Il libro sarà presentato alla comunità martinese il 14 marzo alle 19.45 – Parrocchia Cristo Re per l’introduzione di Padre Paolo Lomartire e il commento di Gianni Corrente coadiuvato da R. Caroli che leggerà alcuni passi del libro accompagnato dalle musiche di G. Gentile e V. Manzari.
Agostino Convertino
