L’esondazione di vari fiumi ha provocato problemi nella zona dell’arco ionico, anche in Puglia. Situazione critica anche fra il nord barese e il foggiano, in territorio di Canosa in particolare.
Per quanto riguarda il tarantino, ieri a Ginosa Marina sono state evacuate dalle loro case altre sessanta famiglie circa, in aggiunta a quelle già evacuate domenica. La strada statale 106, completamente allagata, inagibile e chiusa in zona di Castellaneta Marina, dove le preoccupazioni sono arrivate dall’esondazione del Lato.
Nettuno ha colpito soprattutto e colpisce la Calabria ionica e la Basilicata, con l’esondazione del Bradano che ha causato ieri pomeriggio l’apertura automatica di una paratoia della diga lucana di San Giulian .A Venosa, Melfi e Lavello, esondazioni. Nel materano rimangono chiuse le scuole in vari centri. Il che ha provocato serissime preoccupazioni per il territorio di Ginosa, perché l’acqua lì sarebbe andata a finire. Intanto si stima, ancora molto superficialmente, il danno economico di questa ondata di maltempo, che ha fatto anche due vittime, una a Pescara e una in Calabria. Nel foggiano, a causa del deragliamento di un treno, è in condizioni gravi il macchinista del convoglio. Non se la passa bene neanche il capotreno.
Previsioni: la protezione civile, dipartimento della Puglia, per oggi ha indicato rischio idraulico elevato, fra l’altro, per l’arco ionico e la zona dell’Ofanto. Rischio medio per le altre zone del territorio regionale.