Martina Franca, parte interna dell’ingresso principale della villa Garibaldi. Colonna deturpata dalla scritta come nella foto.
Perseguire con il dovuto rigore l’apologia del fascismo. Che è un reato.
Di seguito un intervento dell’avvocato Gaetano Cimaglia:
Ho avuto modo di leggere l’articolo sulla scritta che ignota mano ha apposto sulla colonna d’ingresso alla villa comunale. Premesso che non vanno assolutamente imbrattati i muri o altro con nessuna scritta, evidenzio che per apologia del fascismo si intende quell’insieme di azioni e comportamenti diretti alla ricostruzione del partito fascista. Apologia non è semplice difesa o elogio del fascismo e dei suoi ideali o del Duce bensì esaltazione convinta e capace di condurre ad una riorganizzazione effettiva del partito fascista. Il chiaro richiamo alla simbologia fascista ed al Duce, come nella fattispecie, non penso determini un serio e concreto pericolo di riorganizzazione del partito fascista. Si potrebbe intravedere, per l’autore del gesto, ove individuato, altra fattispecie penale non riconducibile, a mio modesto parere, ad alcuna violazione della legge Scelba o Mancino.