Di seguito il comunicato:
L’evento appartiene alle iniziative del progetto “Subacquea e Disabilità 2.0”, finanziato dalla Fondazione Decathlon, naturale prosecuzione dell’omonimo progetto partito nel 2017 che portò alla formazione di oltre 200 Istruttori Subacquei per persone con disabilità in 17 provincie Italiane. Il progetto del 2017 prevedeva la trasferta dello Staff Didattico Nazionale e di Subacquei con disabilità già brevettati verso le 17 provincie per la formazione di base; i corsi si concludevano sempre con un evento dimostrativo. Il nuovo progetto 2.0 prevedrà la formazione di persone con disabilità nelle provincie toccate dal progetto del 2017. Dopo Torino e Bologna, il 20 aprile è stata Taranto a farsi portavoce del progetto in cui persone con varie disabilità (motorie, sensoriali e cognitive) provano la fantastica sensazione di respirare e muoversi liberamente sott’acqua. Dopo l’evento dimostrativo verranno predisposti i percorsi didattici che porteranno al conseguimento del brevetto subacqueo di immersione. Vincente sarà la sinergica collaborazione di tre ASD Tarantine, Taras Sub Diving Center, Blue Dive e Dive Reporters, tutte e tre centri di eccellenza della didattica Diverse Ability e presenti sul territorio da molti anni. La ricerca in ambito didattico motorio è una delle priorità di Diverse Ability: in questa giornata, infatti, sono stati filmati i contributi di propulsione acquatica dei candidati con patologie neurologiche ed analizzati biomeccanicamente in post analisi. Referente dello studio è il Dott. Laganaro, Chinesiologo e componente del comitato scientifico di ricerca. L’evento si è svolto presso la Piscina Mediterraneo Village, impianto gestito dall’omonima SSD che ha fornito tutto il supporto necessario. Ricordiamo che la SSD Mediterraneo non è nuova Sport Inclusivo, vanta infatti numerosi anni di formazione, didattica, numerosi atleti paraolimpici e tanti titoli acquisiti nei i campionati di tutta Italia. È già in cantiere l’organizzazione della Mediterraneo Open Water 2024, tra le poche competizioni nazionali totalmente inclusive.