Di seguito il comunicato:
Il tema del caro affitti ha occupato nei mesi scorsi le pagine dei giornali e i servizi dei Tg in molte occasioni. L’aumento della domanda di locazioni nel 2023, che ha influito sui costi dell’affitto in tendenziale aumento, ha seguito le vicende del caro mutui che, a sua volta, si sono impennati a seguito della politica di aumento dei tassi della Banca Centrale Europea.
Con la fine dell’aumento dei tassi ufficiali lo scorso anno e con l’aspettativa crescente di futuri allentamenti monetari, che secondo le stime sono verosimilmente da attendersi da fine estate, il mercato delle compravendite residenziali si è andato via via normalizzando.
Per quanto riguarda le locazioni, l’impressione, per lo meno a leggere i titoli dei giornali, è che il caro affitti non abbia concesso tregua. Ma i dati cosa dicono?
L’Ufficio Studi di Locare ha provato a vedere come è andato, sul fronte dei canoni di locazione, il comparto residenziale nelle 10 principali città italiane, per verificare se il trend di forte crescita prosegue o se qualcosa è cambiato nei primi tre mesi dell’anno.
A livello nazionale il canone d‘affitto medio è passato da fine dicembre 2023 da 162 euro al metro quadrato all’anno a 165 euro al metro quadrato per anno; l’incremento è stato pertanto pari al’1,85%. Non pochissimo, visto che si tratta di tre mesi, ma nemmeno un balzo da fare tremare i polsi.
A Roma, nel primo trimestre dell’anno, il canone d’affitto medio richiesto è passato da 190 a 92 euro al metro quadrato per anno, con un incremento dell’1,05%.
Più consistente l’aumento degli affitti a Milano, pari all’1,45%, con quotazioni salite in tre mesi da 276 a 280 euro al metro quadrato per anno.
A Napoli il canone d’affitto medio richiesto è cresciuto da fine anno sino a fine del primo trimestre dell’1,78%, ossia da 168 fino a 171 euro al metro quadrato per anno.
Affittare casa a Torino costa in media 132 euro al metro quadrato per anno, una cifra che fa segnare un aumento del 2,33% rispetto ai 129 euro al metro quadrato per anno richiesti a fine dicembre 2023.
A Palermo il costo dell’affitto è aumentato negli ultimi tre mesi del 3,77%, passando da 102 a 106 euro al metro quadrato per anno.
Superiore l’incremento medio a Genova, pari al 3,88%, con canoni cresciuti a 107 euro al metro quadrato per anno rispetto ai 103 dello scorso anno.
Bologna è una delle due città tra le 10 città prese in considerazione che presenta un calo dei costi di locazione. Per affittare casa nel capoluogo emiliano “bastano” a fine marzo 212 euro al metro quadro per anno, lo 0,47% in meno rispetto ai 213 euro richiesti a fine dicembre.
Valicato l’Appennino è proprio Firenze che, per contrasto, risulta la città dove l’incremento del costo dell’affitto è stato superiore. Qui l’affitto di un metro quadrato per un anno costa 270 euro, il 5,47% in più rispetto ai 256 euro richiesti al 31 dicembre del 2023.
A Venezia il costo dell’affitto è cresciuto dell’1,65% nei tre mesi da inizio anno, passando da 182 a 185 euro al metro quadrato per anno.
Infine Cagliari è la città che ha subito il calo maggiore: -1,30% nei primi tre mesi dell’anno da 154 a 152 euro al metro quadrato per anno.
LOCAZIONI, PRIMO TRIMESTRE 2024: AFFITTI IN AUMENTO ANCHE IN PROVINCIA, MA CON ALCUNE ECCEZIONI
Salgono i canoni a Brescia, Reggio Calabria e Matera, scendono a Pordenone, Parma e Sassari
Milano, maggio 2024 – Mentre nei capoluoghi di regione e più in generale nelle grandi città nel primo trimestre del 2024 si è assistito a un rialzo generalizzato dei prezzi d’affitto, in provincia gli andamenti sono molto più vari e con differenti velocità, sebbene il ritmo di crescita sia più lento rispetto a quello registrato nei mesi precedenti.
L’Ufficio Studi di Locare ha quindi deciso di tirare un bilancio sui primi tre mesi dell’anno dei prezzi di locazione nelle principali città di provincia delle regioni italiane, con esclusione di Valle d’Aosta e delle due provincie autonome del Trentino Alto Adige.
A Novara, in Piemonte, il prezzo medio richiesto per l’affitto di un’abitazione a fine marzo 2024 è arrivato a 110,5 euro al metro quadrato per anno. La variazione è positiva dell’1,58% rispetto al trimestre precedente, quando il canone medio richiesto si attestava a 108,8 euro al metro quadrato all’anno.
Brescia, seconda città più popolosa della Lombardia, fa segnare a marzo di quest’anno una richiesta media di 131 euro al metro quadrato per anno. L’incremento rispetto allo scorso dicembre, quando la richiesta era di 127,8 euro al metro quadro per anno, è stato del 2,5%.
Il canone medio richiesto a Verona è 138 euro al metro quadrato per anno, in aumento dello 0,88% rispetto tre mesi prima, quando la richiesta era in media di 136,8 euro al metro quadro per anno.
In Friuli Venezia-Giulia è Pordenone la città di provincia di riferimento, dove la media degli affitti è calata a marzo sino quota 106,8. La discesa rispetto a dicembre 2023, quando erano richiesti i media 117,2 euro al metro quadrato per anno è consistente e pari al -8,87%.
Per vivere in affitto a La Spezia sono necessari in media 120 euro per ciascun metro quadrato preso in affitto ogni anno. La quotazione è pressoché in linea (-0,7%) rispetto a fine dell’anno scorso, quando erano richiesti 120,7 euro.
A Parma, seconda città per numero di abitanti dell’Emilia Romagna, è di 135 euro al metro quadrato per anno la richiesta media di chi offre casa in affitto. Anche in questo caso il mercato è in tendenza ribassista: -3,5% rispetto ai 139,9 euro di fine dicembre scorso.
A Prato il costo medio dell’affitto a dicembre 2023 era di 132,5 euro al metro quadrato per anno. L’andamento del primo trimestre dell’anno dei prezzi di locazione è stato quindi marginalmente negativo (-0,8%) con una richiesta media di 131,4 euro al metro quadrato per anno.
Nella città di Terni il prezzo medio d’affitto attualmente domandato è pari a 78 euro al metro quadrato per anno. La variazione in tre mesi, partendo da 75,4 euro, è stata positiva del 3,45%.
A Pesaro, nell’ultimo trimestre, il canone medio è passato 119,4 a 112 euro al metro quadro per anno.Il consistente calo rispetto a fine anno scorso è quindi stato del -6,2%.
A Latina, secondo comune del Lazio per popolazione, l’affitto medio attuale è di 111,6 euro al metro quadro per anno. Anche in questo caso il mercato ha fatto segnare un rosso, con un calo medio dei prezzi di locazione dal lato della domanda del -4,61% rispetto ai 117 euro al metro quadrato per anno di fine 2023.
Per vivere a L’Aquila in affitto sono necessari mediamente 91,2 euro per ciascun metro quadrato all’anno, il 3,28% in più rispetto allo scorso anno a fine dicembre, quando ne bastavano 88,3 per metro quadrato all’anno.
Andamento negativo per i canoni d’affitto nel primo trimestre 2024 anche a Isernia, in Molise. Qui l’affitto medio richiesto è passato da 72,8 euro al metro quadro per anno del 31 dicembre scorso a 68,6 euro al metro quadrato per anno del 31 marzo 2024; in pratica il 5,77% in meno.
Il costo medio di una casa in affitto a Salerno è di 139 euro al metro quadrato per anno. Una cifra in aumento dell’1,98% rispetto ai 136,3 euro al metro quadrato per anno mediamente richiesti in città a fine 2024.
A Taranto la richiesta media per un’abitazione in locazione è di 80,4 euro al metro quadrato per anno. Il costo dell’affitto è praticamente quasi invariato rispetto ai 79,9 euro per metro quadrato all’anno praticati tre mesi prima (+0,63%).
Il canone di locazione medio a Matera è di 103,8 euro al metro quadro per anno, il 4,22% in più rispetto agli 99,6 euro richiesti nel 2023, a fine anno.
Reggio Calabria, pur non essendo il capoluogo di regione, è comunque la città più popolosa della Calabria. Per vivere qui, a fine maro scorso, erano richiesti in media 65,4 euro al metro quadrato per anno; il 3,8% in più rispetto i 63 euro di tre mesi prima.
A Catania l’affitto medio a fine 2023 era di 106,8 euro al metro quadrato per anno. A fine marzo 2024 è quasi invariato (-0,22%) a 106,6 euro al metro quadrato per anno.
Infine Sassari è la città che ha subito il calo maggiore: -10,24%. L’affitto medio richiesto è infatti sceso da 110,3 euro al metro quadrato per anno di fine dicembre 2023 ai 99 euro del marzo successivo.