Una cronistoria dell’accaduto, Dall’allerta meteo della protezione civile a oggi. Per dire cosa si è fatto, a Martina Franca, in tema di emergenza-neve, L’amministrazione comunale di Martina Franca, nel suo comunicato, evita peraltro ogni riferimento a quello che è stato un ritardo fatale, proprio dall’allerta meteo al provvedimento preso, la mattina del 31 dicembre, dal sindaco. Quando già c’era mezzo metro di neve. Cioè, a cose già fatte. Nel comunicato non ci sono, inoltre, scuse a chi, come quel padre di un disabile, si è fatto otto chilometri a piedi in mezzo alla neve, per comprare le medicine al figlio. Non ci sono riferimenti alla figuraccia fatta stamani dalla città con una comitiva di turisti bloccata perché c’era una macchina per traverso in strada dal giorno prima. E nessuno l’aveva tolta.
Di seguito il comunicato diffuso dall’amministrazione comunale di Martina Franca:
In relazione alla eccezione nevicata dalla serata del 30 dicembre fino alla mattina seguente, si danno le seguenti informazioni.
Il 29 dicembre il Servizio di Protezione Civile della Regione Puglia ha emanato un comunicato di preallerta, per le successive 36-48 ore, in cui venivano segnalati neve fino a 20 cm.
E’ stata, quindi, attivata la struttura operativa per il controllo del territorio con un presidio del Comando di Polizia Municipale e la presenza notturna di una pattuglia, oltre all’allerta di una ditta per eventuali interventi occorrenti e la predisposizione di ordine di servizio agli operai comunali in anticipo rispetto all’orario di lavoro.
Dopo la eccezionale nevicata della notte del 30, con un accumulo di neve di circa 80 cm, è stato insediato il Centro Operativo Comunale (COC).
Il Comune si è, dapprima, fatto carico delle emergenze sanitarie, garantendo l’attività di assistenza ai malati dializzati, cardiopatici e oncologici, assistenza all’ambulanza del 118 per i vari interventi e alle forze dell’ordine che avevano difficoltà a utilizzare i propri mezzi.
Sono stati regolarmente garantiti i pasti alle persona anziane sia al Centro Polivalente che a livello domiciliare. Sono stati ricongiunti nuclei familiari dispersi nella campagna e privi di comunicazione.
Riguardo alla gravità dell’evento meteorologico (non segnalato in tale misura) sono state, sin da subito, attivate complessivamente 12 ditte, ciascuna delle quali dotate di mezzi spalaneve nonostante il periodo festivo.
Tutti i mezzi a disposizione del comune sono stati, senza soluzione di continuità, utilizzati per le attività di soccorso sia in città che in campagna, dando priorità prima ai punti di accesso pubblico (Ospedale, guardia medica etc), alle arterie principali e progressivamente alle altre strade, partendo dagli spazi pubblici e via via affrontando le molteplici emergenze (contrade, centro storico, zona industriale, quartieri periferici).
La precipitazione nevosa ha causato numerose cadute di alberi che hanno reciso i fili dell’energia elettrica, spesso, in punti molto difficili ed impervi da raggiungere vista la vastità dell’agro.
L’Enel ha, sino ad ora, effettuato circa 50 interventi di riparazione in condizioni proibitive, anticipati e supportati dai mezzi attivati dal comune quale quanto priorità strategica. Altri interventi saranno assicurati anche nelle prossime ore superando le difficoltà.
La Polizia Municipale in queste 2 giornate ha gestito circa 450 chiamate canalizzando le segnalazioni alla centrale operativa e cercando di risolvere i vari problemi di natura individuale o collettiva.
L’emergenza ghiaccio è stata gestita spargendo il sale sulle strade di propria competenza e spesso anche su quelle provinciali, dove più volte è intervenuta la struttura comunale.
L’attività di spargimento del sale riprenderà dalle primissime ore del 2 gennaio.
Restando ancora l’emergenza ghiaccio, per l’abbassamento della temperature soprattutto nelle ore notturne, si consiglia di utilizzare le auto solamente per motivi di stretta indispensabilità.
In queste giornate, il Centro Operativo Comunale rimane attivo 24 ore su 24, fino alla fine dell’emergenza.
Una volta che dovevano stare zitti parlano. Quando devono parlare stanno zitti. Ma stavolta, cosa intendono dire, con il comunicato? Giustificare, forse, l’ingiustificabile? La città ha compreso benissimo come (non) è stato fatto il lavoro per fronteggiare l’emergenza. In un modo che ha fatto vergognare varie persone di essere martinesi. C’è gente che è bloccata e domani sarà il terzo giorno di blocco e stanno scarseggiando le scorte di cibo a queste persone. Per come l’hanno raccontata gli amministratori martinesi sembra che sia stata una operazione brillante di superamento dell’emergenza. La verità è che nell’emergenza ci hanno cacciato loro con le loro scelte tardive e sbagliate. Che se l’è tenuto a fare il comunicato della protezione civile il Sindaco prima di attiivare il COC? Questa storia dell’emergenza neve fa capire che è il momento di richiamare l’esistenza dell’istituto delle dimissioni. Che non sono più un atto di maturità da parte di chi è inadeguato, ma sono un atto dovuto e urgente perché se la maniera di gestire le cose è sempre questa, siamo messi male. La città ha bisogno di altro.
Caro Franco,
ho notato tanti tronchi di alberi spezzati dal peso della neve, quindi ho immaginato il pericolo scampato da chicchessia nel caso in cui gli fosse caduto un tronco addosso; contestualmente, mi domando se tale circostanza è dovuta alla mancata potatura degli alberi e quale presupposto impositivo ha la Tasi già pagata dai martinesi.
QUALI INTERVENTI?
A due giorni dalla nevicata le strade (dentro la città) sono ancora impraticabili, i marciapiedi pericolossissimi, così come la via che porta in ospedale ieri sera impraticabile anche a piedi.
Per non parlare poi delle strade nel centro storico dove camminare è impossibile.
Ieri ho visto il garage delle protezione civile aperto, e il mezzo fuoristrada era pulito e immacolato. Ma è stato usato? O ce l’hanno solo per vetrina?
Non sono il solo martinese incazzato.
La nevicata, pare di capire, è stata comunicata dal Servizio di Protezione Civile della Regione al Comune di Martina Franca di portata inferiore (20 cm) rispetto a quella effettiva (80 cm). L’organizzazione aveva previsto una pattuglia notturna di vigili urbani. A questo punto c’è da chiedersi: ma erano svegli i vigili urbani o dormivano? Perchè il fenomeno ha avuto inizio intorno alle 19,30 del 30 dicembre e si è protratto per tutta la notte. Già a mezzanotte si conosceva il mancato rispetto della portata comunicata. Se risulta reale l’organizzazione (?) propsettata dal’lamministrazione nell’articolo, perchè i mezzi delle 12 ditte non sono entrati in funzione sin dalle prime ore del 31? Se c’era il sale, perchè non è stato sparso sin dalle prime ore del 31? Penso sia il caso di citare in giudizio il Padreterno, se non è stato già fatto, per il mancato rispetto dei quantitativi di neve fatta cadere sul territorio di Martina Franca. Pare che questa sera la nostra disavventura nevosa sia all’attenzione di Striscia La Notizia.
Grazie per il suo intervento. La comunicazione della protezione civile, che parla di nevicata di 20 centimetri, contiene un riferimento che il Comune di Martina Franca, guarda caso, dimentica di citare (ma io no): la specifica raccomandazione ai Comuni di attivare le misure secondo i rispettivi piani di prevenzione dell’emergenza. E questa raccomandazione è di due giorni prima rispetto a quella ordinanza del sindaco di Martina Franca, ordinanza che se lo mette a posto formalmente, nella sostanza, secondo me, significa ben altro, a proposito dell’azione del sindaco. (agostino quero)