Ricoverato agli ospedali riuniti di Foggia, la prognosi è di un mese. Il bambino di dieci anni è un’altra vittima dei botti del giorno dopo, quelli cioè, pericolosissimi, rimasti inesplosi dopo essere stati lanciati la notte di capodanno. Il petardo era in strada, il ragazzino lo ha raccolto e sembra abbia provato a farlo, comunque, scoppiare. Però il petardo gli è esploso in mano, danneggiando gravemente l’arto. Ricovero in ospedale, cure del caso e la speranza del recupero totale delle funzioni.
Poche ore dopo il capodanno, sempre nel foggiano, a Cagnano Varanoun adolescente ci ha rimesso una mano, dopo avere raccolto un petardo inesploso.
La raccomandazione per tutti è di non raccogliere i petardi inesplosi e, anzi, segnalarne la presenza alle forze dell’ordine.