Di seguito un comunicato diffuso da Asl Bari:
Bettina e Evee salgono in cattedra per insegnare le emozioni ai più piccoli: ed è subito festa. Le “docenti”, decisamente particolari, hanno quattro zampe e un dono naturale: i cani con i bambini ci sanno fare, si capiscono al volo. Bastano due carezze e una scodinzolata per spiegare la “Pet Education”, il progetto sperimentale che il Dipartimento di Prevenzione della ASL Bari ha condotto in sette scuole dell’infanzia della provincia (Modugno, Giovinazzo, Sannicandro, Rutigliano, Molfetta, Acquaviva e Capurso) coinvolgendo 50 classi e quasi mille bambini dai 3 ai 5 anni, con l’obiettivo di promuovere il rapporto bambino-animale, contrastare problematiche comportamentali e facilitare l’integrazione sociale nell’ambiente scolastico.
All’evento finale, svoltosi stamattina nel giardino dell’Istituto Comprensivo “Don Saverio Bavaro-Marconi” di Giovinazzo, hanno partecipato un centinaio di bambini e bambine, assieme a mamme, papà, docenti e al direttore generale facente funzioni della ASL Bari, Luigi Fruscio. Che ha sottolineato, nel ringraziare i professionisti della ASL e i genitori per l’impegno e la partecipazione, «la bellezza di un progetto che permette all’azienda sanitaria di fare “educazione sanitaria” direttamente nelle scuole, insegnando ai più piccoli ad entrare in contatto con gli animali, i cani in particolare, senza timori ma sfruttando la loro naturale empatia per accrescere e rafforzare l’autostima e la fiducia, nello stesso tempo sviluppando competenze fondamentali per una crescita equilibrata».
Imparare divertendosi, appunto, grazie a Bettina, un incrocio tra pinscher e chihuahua e alla golden retriever Evee, che hanno calamitato le attenzioni dei piccoli alunni e facilitato, assieme ai veterinari ed educatori cinofili Giuseppina Sarcina e Roberto Iacoviello, il lavoro del team di specialisti della ASL guidato da Maria Grazia Forte, responsabile scientifico del progetto e coordinatrice del Gruppo Interistituzionale Aziendale (GIA) ASL Bari. Al suo fianco la dott.ssa Caterina Spinelli, direttrice del SIAN Area Nord, il dott. Pasquale Pedote coordinatore regionale del Gruppo Tecnico Interistituzionale (GTI) e un gruppo di lavoro con le competenze necessarie: la veterinaria Daniela Scorrano (Siav B Area Nord), la psichiatra Maria Lorusso (CSM Area 2 DSM) e l’assistente sanitaria Carmela Nanula (Sian Area Nord).
Tutti impegnati nel tradurre il progetto sperimentale, che fa parte del Catalogo Promozione della salute nella Scuola della Regione Puglia 2023-2024, in un’attività sul campo finalizzata a formare 40 docenti, mettere a disposizione il materiale didattico multimediale da mostrare in classe e, quindi, realizzare sotto la guida attenta di personale qualificato (veterinari, educatori cinofili) gli incontri ludico-ricreativi con l’animale per gruppi di bambini, basati sulla corretta consapevolezza del cane attraverso la conoscenza anatomica e comportamentale.
Entusiasmante la risposta dei più piccoli, giacchè la presenza di un animale in classe ha creato un’atmosfera accogliente e rilassata, favorendo la riduzione di stress, ansia e aggressività. L’approccio educativo del progetto “Pet Education” ha dato vita a nuove emozioni, modi di comunicare alternativi e stimolato nuovi interessi nei bambini, oltre a guidarli nella realizzazione manuale del proprio animaletto domestico o nel prendersi cura di animaletti di peluche o reali (pesciolino rosso, bruco, canarino). Inoltre, il lavoro svolto dai bambini in gruppo, con il comune obiettivo della cura dell’animale e della sua conoscenza, ha permesso di migliorare il senso di appartenenza e di cooperazione, anche per chi ha più difficoltà ad interagire. Così come, per i bambini con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), la Pet Therapy può rappresentare un valido supporto per migliorare le prestazioni scolastiche.
Un’ulteriore dimostrazione della valenza educativa della “Pet Education” e dell’efficacia in termini di promozione del benessere psico-fisico nei bambini, di stimolo alla curiosità, alla conoscenza, oltre che nella capacità di socializzare attraverso la sperimentazione di nuove modalità comunicative, senza che faccia differenza se chi si ha di fronte parla, sorride, gesticola o… abbaia.