Quattro ordinanze di Cassazione. Una riguarda un deceduto durante il lunghissimo procedimento riguardante retribuzioni di dirigenti del Comune di Martina Franca. Siamo nell’ordine di tempo compreso fra il quarto di secolo e la quindicina di anni fa.
La vicenda si originò per la contestazione di princìpi ed in vari casi di importi, nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro, per le retribuzioni dirigenziali (in alcuni casi, peraltro, poche migliaia di euro). Chi aveva denunciato la cosa venne considerato una sorta di visionario. La Corte di Cassazione, con quattro ordinanze risalenti a due mesi fa e di cui si ha notizia in queste ore, ha invece rigettato il ricorso di un dirigente, ora in pensione, contro il decreto ingiuntivo per la vicenda riguardante un importo che sfiora complessivamente i quattrocentomila euro. Analogamente ha rigettato altri due ricorsi, per vicende di diversa entità. Ha parzialmente accolto il ricorso di un altro ricorrente (tra i casi di minore entità) rinviando alla Corte d’appello di Lecce la decisione sulla parte rigettata. .
Altri ricorsi avverso i decreti ingiuntivi attivati dal Comune di Martina Franca attendono l’esito della Cassazione.
Il consigliere comunale che con altri sollevò la questione, Franco Mariella, in una seduta consiliare riguardante la vicenda delle retribuzioni dei dirigenti richiamava a “non sprecare i soldi pubblici, fuori di qui è dura”. Considerazione, fra l’altro, valida anche oggi.