Antonella Caramia, dj di Radionorba, conduttrice di punta dell’emittente radiofonica. Per tracciare un ricordo di Pino Daniele, si fa anche dalla Puglia. La dj ha, in particolare, una foto da mostrare, in attesa che il periodico di Cisternino “Porta grande” pubblichi, nel prossimo numero, l’articolo di Antonella Caramia.
La foto dice molto: arena della Vittoria, a Bari, 1993, tour dell’album “Che Dio ti benedica”, il quindicesimo di Pino Daniele. Quattordici brani, una formazione di livello mondiale (basterebbe citare Chick Corea al pianoforte). In quell’immagine ci sono tutti gli anni Novanta, si notino le cuffie dei due intenti nell’intervista, ad esempio. Un Pino Daniele già celebre, con all’attivo dei capolavori, e che aveva in serbo, però, ancora delle autentiche perle.
Un bel ricordo. Come una quantità enorme di ricordi emerge in questi giorni, fatti della vicinanza a Pino Daniele di milioni di persone. Il flash mob di ieri sera a Napoli, piazza Plebiscito, con centomila donne e uomini a cantare Napul’ è, non sarà facilmente dimenticabile.
Ma le ore dei funerali, della camera ardente, la vicenda della morte di Pino Daniele, sono anche ore brutte per la piega che prendono le cose. La procura di Roma apre un’inchiesta per omicidio colposo. La moglie di Pino Daniele dice che ora la compagna deve raccontare cosa fosse accaduto la notte della crisi cardiaca e del ricovero a duecento chilometri di distanza. La moglie di Pino Daniele dice che è necessaria un’autopsia. Si farà forse oggi.
Oggi, il giorno dei due funerali: quello di mezzogiorno a Roma, quello delle sette di sera a Napoli.