In albo pretorio del Comune di Martina Franca c’è un provvedimento che ha quasi dell’incredibile. Di quelle storie del tipo prendo una cosa e non la pago.
Non che al Comune di Martina Franca ci siano dei bidonisti, ci mancherebbe. Infatti avevano anche cercato di disdire. Ma hanno fatto tardi. E, appena si è potuto, si prova a saldare. Ma la figura è sempre una gran figuraccia. La storia: dal Comune di Martina Franca era stata fatta la procedura per pagare l’iscrizione a un corso in tema di conti pubblici. Dovevano andarci in tre, del Comune martinese, per una trasferta pagata con soldi pubblici. Quelli dei cittadini di Martina Franca.
Ma stavolta i cittadini possono stare tranquilli. Quei soldi, per quel corso, il Comune mica li ha pagati, a causa di mancata disponibilità di risorse. Insomma, non c’erano soldi in cassa. Andiamo bene.
Così quelli di “Diritto Italia”, organizzatori del corso, si sono rivolti all’avvocato che, per loro conto, ha bussato a soldi. O pagate o vi facciamo il decreto ingiuntivo, è l’invito perentorio giunto a palazzo ducale di Martina Franca.
Fortunatamente si riesce a salvare la faccia: una transazione da un migliaio di euro eviterà l’umiliazione di farsi portar via qualcosa da palazzo ducale. E però, allora, i cittadini martinesi, tanto tranquilli non possono stare più: i soldi della transazione sono i loro. Per un corso di formazione al quale non ha neanche partecipato nessuno .Chi paga, Pantalone a parte? Oppure passa in cavalleria pure questa?
Questi sono dei fenomeni, il sindaco Ancona e tutti gli assessori (nessuno escluso) stanno (commento moderato in questa parte) l’amministrazione, ed è proprio da questi atti che ciò si evince. D’altronde con una minoranza come quella che si ritrovano cos’altro potevano fare se non dare il meglio di loro stessi, dire una cosa (commento moderato in questa parte)?