Da ultimo se n’è occupata l’edizione regionale di Repubblica. Ma del bar Tripoli di Martina Franca e di quella saracinesca abbassata da mesi in molti parlano da mesi, spesso facendo l’errore di associare la saracinesca abbassata alla cessazione dell’attività. Che non c’è stata.
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Di seguito una dichiarazione dell’avvocato Vito Antonio Scarcia:
Mi corre l’obbligo di intervenire nuovamente nella mie già spiegate vesti di avvocato di fiducia del sig. Vito Colucci, leggendario Gestore del Caffè Tripoli ubicato nei noti locali del centro storico di Martina Franca. Debbo preliminarmente ringraziare il Direttore di Confcommercio, Dottor Giuseppe Chiarelli, per aver riassunto in maniera assolutamente veritiera quella che è la questione diventata ormai di dominio pubblico, atteso l’incommensurabile affetto nutrito e manifestato non solo dalla comunità martinese ma anche dai turisti nei confronti del prefato ottantaseienne Mastro pasticciere. Nel rispetto del rapporto di colleganza con i difensori che rappresentano i comproprietari dei locali adibiti a bar-pasticceria, posso pacificamente dichiarare che pendono trattative finalizzate alla rinegoziazione del rapporto di locazione commerciale, perdurante da epoca immemorabile, alla luce delle sentenze emesse nel doppio grado di giudizio dalla Magistratura ionica. Confido nella professionalità a me da tempo nota dei miei colleghi e nell’apertura al bonario e definitivo componimento della controversia da parte della compagine proprietaria che Loro egregiamente rappresentano nelle trattative de quibus, continuando ad auspicare la celere riapertura del Bar e soprattutto che la tradizione pasticcera martinese possa continuare ad avere lustro con il ritorno alla operatività pasticcera del sig. Vito Colucci e di coloro che vorranno essere i suoi “proseliti” in quegli storici locali che da sempre hanno illuminato e deliziato il centro storico martinese.
(foto: Mino Semeraro)