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Vertenza Hiab di Statte: audizione in commissione Regione Puglia aggiornata a fine agosto Lavoro

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Di seguito un comunicato diffuso da Antonio Scalera, consigliere regionale della Puglia:

“La vertenza della società HIAB con sede a Statte (TA) è stata oggetto ieri di audizione nella VI Commissione Lavoro della Regione Puglia. Assenti i vertici aziendali. E’ stata proprio questa la ragione per la quale – ha dichiarato il Vice Presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia, il Consigliere Regionale Antonio Paolo Scalera (La Puglia Domani) – ho chiesto al Presidente della Commissione Lavoro l’aggiornamento dei lavori. Il 28 agosto presso il Comitato SEPAC (Comitato regionale per il monitoraggio del sistema economico produttivo e delle aree di crisi ) della Regione Puglia si terrà un incontro al quale ho già garantito la mia presenza. Dopo quell’incontro chiederò che vengano auditi nuovamente, in Commissione Lavoro, i vertici aziendali. L’assenza di HIAB in Commissione rappresenta una brutta pagina per Taranto. E’ venuto meno il rispetto nei confronti delle Istituzioni, nei confronti di una città, della sua gente e di 103 lavoratori che continuano a non avere risposte certe sul loro futuro lavorativo.

Ritengo che Taranto e la sua provincia non possono continuare a pagare per scelte sbagliate che da anni danneggiano il tessuto sociale, economico e sanitario di un intero territorio. L’audizione di oggi ha visto la presenza in Commissione lavoro delle organizzazioni sindacali di FIM, FIOM e UILM che hanno rappresentato tutte le loro preoccupazioni su questa nuova vertenza lavorativa che ha investivo la città di Taranto. La mobilitazione in corso andrà avanti sino a quando non arriveranno, da parte di HIAB Italia srl, risposte certe sul futuro dei suoi lavoratori che, grazie alle loro competenze e alla loro professionalità, hanno consentito alla HIAB di raggiungere, nel corso degli anni, grandi obiettivi nel segmento di mercato.

Lo scorso anno, però, a seguito di un dichiarato sensibile calo degli ordini e alla verosimile contrazione degli stessi anche nei primi mesi del 2024, HIAB avviava una procedura di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria che andava ad interessare la quasi totalità dell’organico in forza. Contestualmente, ai fini di un giustificato riequilibrio produttivo tra i due siti italiani, decideva di avviare sul sito di Minerbio (BO) la produzione di due modelli di gru sino ad allora prodotti presso la sede di Statte. Ciò ha finito inevitabilmente per impattare negativamente sui processi produttivi dello stabilimento tarantino e, conseguentemente, sul personale che vi opera.

E’ inutile sottolineare – ha concluso il Consigliere Regionale Antonio Paolo Scalera – che la scelta di HIAB di trasferire alcune attività svolte nel sito di Statte in altri siti europei, nonché, il prossimo trasferimento totale dell’attività presso lo stabilimento di Minerbio (Bo) impoverirebbe il tessuto industriale, produttivo e sociale del nostro territorio jonico in favore di un processo di pura delocalizzazione produttiva tesa esclusivamente ad abbassare i costi.”


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