Morsa da una volpe una turista in vacanza in un residence alle porte di Alberobello, trasportata al pronto soccorso ospedaliero per le cure necessarie è stata dimessa. La volpe di piccola taglia e di circa 1 anno è caduta nella piscina del residence, dopo essere stata raccolta dall’acqua ha morso la turista accorsa per prestare le prime cure. Il pronto soccorso ha attivato la procedura prevista in caso di morsi di animali selvatici onde scongiurare la presenza della rabbia, una malattia infettiva causata da un virus appartenente alla famiglia dei Rabdovirus genere Lyssavirus, si tratta di una zoonosi cioè di una malattia che può essere trasmessa dagli animali all’uomo. Immediatamente allertato il Servizio SIAV del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto intervenuto con personale Medico Veterinario e Tecnico che ha provveduto ad accalappiare il mammifero, che nel frattempo si era nascosto in una intercapedine della struttura. Il veterinario ha visitato l’animale e ne ha disposto l’osservazione per 10 giorni in un sito idoneo di recupero della fauna selvatica convenzionato con la Regione Puglia, per scongiurare la presenza della rabbia. Dopo il predetto termine se l’animale risulta indenne dalla malattia verrà liberato nel medesimo luogo dell’accalappiamento. Il virus della rabbia può infettare tutti i mammiferi attraverso il contatto con la saliva di animali infetti quindi attraverso morsi, ferite, graffi. Da tenere presente che in Italia l’ultimo caso di rabbia autoctona nell’uomo risale al 1968, successivamente i casi diagnosticati sono stati tutti osservati in persone che avevano contratto la malattia all’estero, senza aver potuto ricevere un efficace trattamento post esposizione. In caso di morso o contatto a rischio la prima cosa da fare è un accurato lavaggio della ferita o della parte esposta con acqua e sapone per 10 minuti, seguito da una disinfezione con un comune disinfettante: queste operazioni riducono molto il rischio d’infezione. È poi necessario contattare il pronto soccorso che valuterà l’opportunità di procedere alla “vaccinazione post-esposizione” ed attiverà la procedura prevista per legge. (Francesco Ruggieri)