Si ricorre a una raccolta di fondi. Serviranno anche le donazioni, dunque, per rimettere in sesto ciò che è già inservibile dopo essere stato attivato il 23 dicembre. Il palazzo ex Enel di Bari, divenuta sede del dipartimento di Scienze della formazione da sole due settimane, è già da rimettere a posto. Centomila euro di danni tra il furto di computer e attrezzature e devastazione (comprese significative tracce di feci) significano che non è stato “solo” un furto e il rettore Uricchio parla di una ferita che non è solo per l’università ma per la città, il territorio, la cultura. Adesso chiede aiuto; fareno un appello pubblico alla città. Anche perché, è l’altra parte del discorso del rettore, l’allestimento della sede in via Crisanzio aveva pressoché prosciugato risorse. E ora, vedere il terzo e il quarto piano letteralmente distrutti, si tradurrebbe in un’ammissione di impotenza, senza l’aiuto di chiunque possa. Perché l’università, da sola, non ce la può fare.