Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori:
Domenica 11 agosto maratona di «Piano Lab» con tredici grandi interpreti
Martina Franca, la «Città del Festival»
diventa capitale degli ottantotto tasti
Previsto anche l’omaggio esclusivo a Ryuichi Sakamoto con il film-testamento
«Opus»
Di scena Boris Bloch, Maurizio Baglini, Olivia Belli, Roberto Cacciapaglia,
Luca Filastro, Jean Marc Luisada, Oleg Marshev, Michele Marvulli, Leonardo
Pierdomenico, Costanza Principe, Orazio Sciortino, Omar Sosa e Thomas
Umbaca.
Non si erano mai visti tanti grandi della tastiera esibirsi in una sola
sera, nella stessa città e in recital diversi. Accadrà dalle ore 19.15 di
domenica 11 agosto, a Martina Franca, per Piano Lab, il festival itinerante
che celebra in Puglia il re degli strumenti con l’organizzazione
dell’associazione La Ghironda, la collaborazione di Marangi Strumenti
Musicali e Steinway & Sons e il sostegno di Ministero della Cultura e
Regione Puglia. Sei i luoghi scelti per questa maratona musicale «Al Piano»
pensata come tributo alla 50esima edizione del Festival della Valle d’Itria
appena conclusosi e alla quale daranno vita tredici interpreti di primo
piano degli ottantotto tasti accanto ad altre iniziative, tra cui la
proiezione in esclusiva per il Sud Italia del film testamento di Ryuichi
Sakamoto.
Infatti, il programma si aprirà nel Teatro Politeama Verdi proprio con la
visione del film concerto «Opus» che vede protagonista il grande pianista e
compositore giapponese premio Oscar per la colonna sonora del film «L’ultimo
imperatore» (ore 19.15). Seguiranno i recital del pianista cubano Omar Sosa
(ore 21.15) e di Roberto Cacciapaglia (ore 23). Nel chiostro del Carmine si
ascolteranno, invece, Orazio Sciortino (ore 19.45), Oleg Marshev (21.15) e
Leonardo Pierdomenico (ore 23). La girandola di esibizioni prevede ancora
nella Biblioteca Comunale la «lectio magistralis» su Beethoven del decano
dei pianisti pugliesi, Michele Marvulli (ore 19.30), seguita dalla
performance di Maurizio Baglini (ore 21.30), mentre nel chiostro di San
Domenico sono attesi i recital di Boris Bloch (ore 20), Jean Marc Luisada
(ore 21.30) e Costanza Principe (ore 23). La formula comporta per l’accesso
ad ogni singolo luogo il pagamento di un unico biglietto acquistabile
attraverso il circuito Vivaticket.
Ma non finisce qui, perché sono previste anche due iniziative a ingresso
gratuito: una in piazza Plebiscito, dove a un concerto curato dalla
Fondazione Paolo Grassi (ore 19.45) seguiranno i recital di Olivia Nelli
(ore 21) e Thomas Umbaca (ore 22.45), l’altra in piazza XX Settembre, dove
ci si potrà deliziare anche qui con Roberto Cacciapaglia (ore 20), e poi con
il Taras Health Chorus, formazione composta in prevalenza da operatori
sanitari e dal personale dell’Asl di Taranto sotto la guida di Pierluigi
Lippolis (ore 21), e Luca Filastro, altro grande talento del pianoforte che,
sempre per Piano Lab, sarà protagonista il 18 agosto, nella riserva naturale
di Torre Guaceto, a Carovigno, di un concerto all’alba di grande impatto
sonoro ed emotivo.
Si sottolinea, inoltre, che la proiezione di «Ryuichi Sakamoto | Opus», film
diretto dal figlio del musicista, Neo Sora, e presentato all’ultima Mostra
del Cinema di Venezia, segue quelle di Milano per Piano City e Rimini per
Percuotere la Mente e precede quelle del Romaeuropa Festival e dell’Estate
Fiesolana. Il film, distribuito in Italia da Nexo Digital e Mescalito Film
in collaborazione con Ponderosa Music & Art, racconta l’ultimo concerto di
Sakamoto e rappresenta una celebrazione della vita e del lavoro del
leggendario musicista e compositore giapponese, scomparso il 28 marzo 2023.
Benché non fosse più in grado di esibirsi dal vivo, alla fine del 2022
Sakamoto raccolse le forze per lasciare al mondo un’ultima performance: un
film concerto i cui protagonisti fossero soltanto lui e il pianoforte.
Curati da Sakamoto stesso e presentati nell’ordine da lui deciso, i venti
pezzi che si ascoltano narrano una vita per la musica senza ricorrere alle
parole. La scaletta copre l’intera carriera dell’artista, dal periodo da
popstar con la Yellow Magic Orchestra alle magnifiche colonne sonore dei
film di Bertolucci, alla musica del suo ultimo album contemplativo «12».
Girato in uno spazio intimo che conosceva bene, circondato dai suoi più
fidati collaboratori, Sakamoto ha scelto di mettere la propria anima a nudo
attraverso la musica, sapendo bene che avrebbe potuto essere l’ultima
occasione, quale poi è stata questo film: il canto del cigno di un grande
maestro.
«Memore della fascinazione di mio padre per il tempo, ho voluto evocare
visivamente il trascorrere delle ore nel corso di un’intera giornata»,
spiega il regista Neo Nora, figlio dell’artista, che di quest’esperienza
aveva detto: «Quando ho iniziato le riprese ero un po’ nervoso al pensiero
che potesse essere l’ultima possibilità di condividere una mia performance.
Per cui abbiamo registrato alcuni pezzi al giorno, con molta cura. Ed ho
suonato alcuni brani masi eseguiti al pianoforte solo, come “The Wuthering
Heights” e “Ichimei/Piccola felicità”. Poi ho suonato “Tong Poo” in un nuovo
arrangiamento, a un ritmo più lento di quanto l’avessi mai eseguito. E
mentre pensavo a questa come la mia ultima opportunità di esibirmi – aveva
concluso Sakamoto – sentivo anche di essere in grado di aprirmi a nuovi
orizzonti».