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Lecce: stasera “Maledetta primavera” Anteprima di "Strade maestre"

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Di seguito il comunicato:

ANTEPRIMA Strade Maestre sabato 12 ottobre alle ore 20.45 con MALEDETTA PRIMAVERA chè gli dei non possono piangere di Armamaxa teatro/ Giallo Mare Minimal Teatro, lo spettacolo di e con Daria Paoletta e la regia di Enrico Messina. Sul palcoscenico dei Cantieri Koreja una narrazione dal ritmo incalzante e turbinoso, densa di ironia, capace di affondare nelle radici del mito per riaffiorare ai giorni nostri e parlare con lucida consapevolezza all’animo umano.

 

Sono gli occhi di Cerere a raccontare il Rapimento di Proserpina. A condurre la narrazione l’attrice e autrice che, nel vestire i panni ora della madre ora della figlia, riporta il mito alla propria esperienza di vita e lo rende prossimo, vicinissimo, permettendo agli spettatori di rielaboralo, metabolizzarlo e riconoscerlo.

Scelto come ANTEPRIMA per inaugurare il progetto artistico 2024/2025 di Koreja e dare forma al sottotitolo della XXVIII edizione di Strade Maestre – Io non vedo deserto, la primavera è destinata a venire – lo spettacolo racconta il ciclo eterno della vita, della morte e della rinascita, rappresentato attraverso il susseguirsi delle stagioni.

 

Cerere, la dea romana della terra e della fertilità, vive un legame profondissimo con sua figlia Proserpina, una giovane dalla bellezza incantevole. Un giorno, mentre Proserpina coglie fiori in un prato, Plutone, dio degli Inferi, se ne innamora perdutamente e, emergendo dal sottosuolo con il suo carro, la rapisce, portandola con sé nel suo oscuro regno sotterraneo. Accortasi della scomparsa della figlia, disperata e travolta dal dolore,  Cerere vaga senza sosta per la terra, cercandola ovunque. Il suo dolore è così grande che trascura i suoi doveri di dea della fertilità: la terra comincia ad inaridirsi, i raccolti a morire, e l’umanità a soffrire. Così, Giove, commosso dalla sofferenza di Cerere e preoccupato per la carestia che si sta diffondendo, ordina a Plutone di restituire Proserpina alla madre. La giovane, purtroppo, ha mangiato alcuni chicchi di melograno nel regno degli Inferi, un atto che la lega indissolubilmente a quel luogo. Così, con un compromesso, Proserpina trascorre metà dell’anno con Plutone negli Inferi e l’altra metà con Cerere sulla terra.

 

Il mito simboleggia il ciclo delle stagioni: quando Proserpina è con Plutone, la terra cade in un sonno invernale, ma quando ritorna da Cerere, la terra fiorisce nuovamente nella primavera e nell’estate, celebrando la loro riunione.

 

Quest’anno ad affiancare Koreja DOPO E DIETRO LO SPETTACOLO ci sarà Holo un progetto di storytelling territoriale, che si occuperà di accompagnare gli spettatori in un vero e proprio viaggio di scoperta: ad ogni spettacolo seguirà un momento di dialogo con gli artisti per approfondire, in modo nuovo, i linguaggi dell’arte e scoprire il “dietro le quinte” del processo creativo.

 

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