“L’ultima aggressione già denunciata risale alla giornata di ieri 16 Ottobre in cui un detenuto di circa 30 anni di origini tarantine con pena definitiva per reati contro il patrimonio a cui non era stato autorizzato il ritiro di una coperta portata dai familiari del tipo non consentito dal regolamento penitenziario, si è scagliato all’improvviso e con forza contro un ispettore e due poliziotti che cercavano di spiegare le motivazioni di tale diniego. I tre presi alla sprovvista hanno riportato dei danni che sono stati medicati presso il pronto soccorso del locale nosocomio, e non hanno potuto nemmeno reagire altrimenti avrebbero rischiato loro di essere incriminati. Lavorare in un carcere è sempre stato un lavoro molto delicato e pericoloso, ma ultimamente è diventato impossibile a causa della grave carenza di poliziotti penitenziari e degli innumerevoli episodi di violenza e prepotenza da parte dei detenuti nei confronti degli agenti che sanno quando entrano nel penitenziario , ma non sanno quando e come ne usciranno al termine del servizio.” È uno stralcio di quanto denuncia il sindacato di polizia penitenziaria Sappe.