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Carnevale di Putignano 2025: ecco i bozzetti dei carri Selezionati nei giorni scorsi

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Di seguito il comunicato:

Ribaltamenti, ripensamenti e nuove prospettive dominano i bozzetti dei Carri allegorici per il Carnevale 2025 ispirati al tema “Sovvertire – Il Carnevale torna alle origini”. Sette i progetti selezionati nei giorni scorsi dal Consiglio di Amministrazione insieme al direttore filosofico-culturale della Fondazione Carnevale di Putignano per la prossima edizione del Carnevale più lungo d’Europa.

La commissione ha esaminato i 9 bozzetti presentati, assegnando un punteggio da 0 a 5 in base a diversi criteri definiti nel bando. Tra questi, sono stati valutati la tecnica e il rispetto della tradizione della cartapesta, l’impatto scenico del progetto, che comprendeva movimenti, coreografie e costumi, e la capacità dei bozzetti di stimolare una riflessione critica attraverso la satira e l’interpretazione del tema proposto. Grande importanza è stata data anche alla ricerca, all’innovazione e alla sperimentazione sia creativa che tecnica, oltre al coinvolgimento di giovani maestranze under 35 e di figure di eccellenza all’interno delle squadre di lavoro, come attestato dai curricula. Oltre a questi criteri principali, è stato possibile attribuire punteggi aggiuntivi per la maestosità dell’opera e per la presenza di personale qualificato per lavori di saldatura e in quota.

All’esito della votazione, dunque, 7 sono state le proposte ammesse all’edizione Carnevale
2025 (in ordine alfabetico):
• Associazione Carta Bianca con “Siamo fuori dal gregge”
• Associazione cArteInRegola con “Che cuore grande che hai!”
• Associazione Carta&Colore con “Fiori nei Cannoni”
• Associazione Carta in Festa con “Le Gardien”
• Associazione Cartaland con “Regeneratio”
• ⁠Associazione Conlemani con “Sovvertigine”
• Associazione L’Isola che non c’è con “ParadisO 2.0”
Sette associazioni che nei prossimi mesi saranno incessantemente a lavoro per realizzare i carri allegorici entro il 13 febbraio 2025, così da essere pronti per la prima parata di domenica 16 febbraio.

“Il tema di quest’anno, SOVVERTIRE, è stato messo in scena con perizia e creatività dai partecipanti al bando. Sono sicuro che l’impatto scenico dei carri sarà altissimo, e contribuirà a veicolare il messaggio di un Carnevale radicato nella tradizione e slanciato verso l’innovazione tecnica, con un’interessante capacità di generare pensiero critico tramite la satira” dichiara il direttore filosofico-culturale Andrea Colamedici, soddisfatto di come i maestri cartapestai hanno interpretato il tema dell’edizione 2025. “Ritengo che il tema scelto abbia permesso ai maestri cartapestai di presentarci idee plurali, ognuna interpretata in modo personale e originale. Ho percepito un grande entusiasmo tra di loro riguardo al tema e alla prossima edizione, e questo è davvero incoraggiante. Da parte nostra, abbiamo sentito con forza la responsabilità della scelta e al tempo stesso l’emozione per aver vissuto un momento significativo, come la selezione dei bozzetti, che in pochi hanno la fortuna di vivere. Con questo bando, abbiamo cercato anche noi di avviare un processo di sovversione delle modalità di funzionamento della Fondazione, in particolare ci siamo messi al lavoro per snellire le procedure burocratiche, comprese quelle di questo bando, con l’obiettivo di velocizzare i processi, anche attraverso l’utilizzo della tecnologia. Ci saranno altre novità a cui stiamo lavorando che vi comunicheremo più in là, mentre ci godiamo l’inizio di questo Carnevale” dichiara il
presidente della Fondazione Danilo Daresta.

Sarà dunque un’edizione tutta da vivere la numero 631 del Carnevale di Putignano, in cui torneremo alle origini, ripensandoci e guardando a nuove prospettive. Un Carnevale – laboratorio sociale che vede nella sovversione un seme di rinnovamento. I primi appuntamenti da segnare del Carnevale di Putignano sono: il 26 dicembre che, come da tradizione, aprirà la manifestazione con le Propaggini, e le parate di domenica 16 febbraio; domenica 22 febbraio; domenica 2 marzo e martedì 4 marzo 2025.
Da venerdì 18 ottobre, inoltre, è possibile partecipare al Bando di Idee per arricchire il programma della prossima edizione del Carnevale con proposte che, sempre sul tema della Sovversione, valorizzino la tradizione carnascialesca con i suoi riti proponendo sguardi nuovi, realizzando attività culturali e musicali che offrano un’interpretazione satirica della sovversione. Tutti progetti che vogliono valorizzare gli spazi favorendo aggregazione, creazione della comunità, coinvolgimento dei più piccoli e dei giovani nonché promozione della memoria degli anziani.
Sarà possibile presentare le proposte a partire da lunedì 21 ottobre. Maggiori informazioni
su www.carnevalediputignano.it.

Siamo fuori dal gregge – Ass. Carta Bianca
siamo fuori dal greggeUn cavaliere a cavallo rappresenta un grande rivoluzionario del passato, Che Guevara,
nelle vesti di un leader che porta cambiamenti, di grande esempio ed ispirazione per la
società attuale e idolo dei giovani. I giovani sono rappresentati da un gregge di pecore in
cui non è la pecora nera ad essere diversa ma sono quelle bianche ad essere uguali tra loro.
Per sovvertire l’ordine delle cose, la nostra società ha sempre più bisogno di leader come
Che Guevara, capace di apportare cambiamenti ai sistemi vigenti, ridistribuendo i poteri e
ribaltando i ruoli. In tal caso questo tipo di leader non la pecora nera ma il vero fautore del
cambiamento. L’essere Fuori dal Gregge deve diventare uno stile di vita, capace di
cambiare un sistema vecchio, obsoleto e pieno di insidie, lo stesso sistema che oggi è
capace di manipolare il popolo, con tranelli o furbizie, rappresentato da pecore bianche
sensibili ma anche tanto fragili e ingenue. Gli stereotipi, dunque, vengono sovvertiti
affrontando la vita con la massima libertà e nel rispetto per il prossimo.

Che cuore grande che hai! – Ass. cArteInRegola
che cuore grande che hai“Che cuore grande che hai!” disse Cappuccetto Rosso.
“Per amarti meglio!” rispose il Lupo.
La guerra si propaga in aree sempre più vaste del mondo, alimentata da una propaganda
che costruisce una narrazione distorta del nemico affinché appaia una bestia famelica e ne
sia giustificato lo sterminio.
E se Cappuccetto Rosso e il Lupo facessero pace? Se avessero imparato a guardarsi più in
profondità? Ne vedrebbero l’umanità reciproca, imparerebbero ad amarsi, scoprirebbero
insieme che non è il cacciatore il vero eroe di questa fiaba e che gli unici mostri da cui
difendersi sono i signori della guerra e tutti coloro che imbracciano ancora oggi un’arma!
Quant’è bello immaginare un mondo sottosopra!

Fiori nei cannoni – Ass. Carta&Colore
fiori nei cannoniLa guerra è il male che peggiora ed affligge la società umana. Arriva all’improvviso come
una tempesta, distrugge tutto quello che trova sulla sua strada vanificando i sacrifici di una
vita intera. Avanza l’artiglieria, i colpi di cannoni sostituiscono i tuoni. Anche sui prati
finisce l’allegria. I fiori erano profumati, ora sono tristi e rovinati. In un campo di battaglia,
dove padroneggia la distruzione, la tristezza ed il terrore di povere anime innocenti è
arrivato il momento di “sovvertire”. L’Openn è un inno alla Pace, un messaggio di
speranza, con l’obiettivo di ribaltare, trasformare una situazione di distruzione in una vera
esplosione di colori. L’anima di un povero soldato morto in guerra per difendere la propria
patria tornerà in vita, l’arma a lui affidata diventerà uno strumento musicale. Perché non
vogliamo nel cielo molecole malate ma note musicali che formano gli accordi per una
ballata di pace.

Le Gardien – Ass. Carta in Festa
le gardienIn un mondo saturato da informazioni e stimoli eterogenei, le scelte quotidiane rischiano di
diventare strumenti di conformismo. Le nostre inclinazioni possono essere manipolate da
narrative dominanti, relegando il pensiero critico a un ruolo secondario. Così la ricerca di
autonomia nelle decisioni può trasformarsi in un’illusione. La sovversione, quindi, non
consiste solo nel rifiuto di ciò che ci viene imposto, nello scarto che c’è tra “scegliere” e
“decidere”, ma nella capacità di costruire un pensiero proprio e farlo dialogare con gli altri.
Scegliere consapevolmente, porsi domande, interrogarsi sulle influenze esterne diventa un
atto consapevole di ribellione. In questo senso, ogni scelta diventa una chiave
potenzialmente sovversiva, capace di aprire orizzonti di libertà e autenticità. Riconoscere
che il nostro pensiero può essere boicottato da scelte che sembrano solo in apparenza
innocue è il primo passo verso la costruzione di una propria chiave di lettura del mondo.
Ed è ciò che ci invita a fare il custode: provocatorio, liberatorio, necessario, il suo
suggerimento ci pone tutti di fronte a uno specchio. Solo attraverso una continua
riflessione e un onesto dialogo critico possiamo sperare di liberarci dalle catene invisibili
che limitano la nostra libertà di pensiero e di espressione.

Regeneratio – Ass. Cartaland
regeneratioSovvertire è stato inteso come rinnovamento per un profondo rivolgimento di un ordine già
costituito. Ci siamo lasciati ispirare dai popoli primitivi, anche guidati dal monito di Gaudì
“se vuoi essere originale devi tornare alle origini”, e nello specifico al dio celtico
Cerunnos, associato all’abbondanza, alla fertilità, alla rigenerazione. Un richiamo alla
comprensione e al rispetto del ciclo naturale, promuovendo l’armonia con l’ambiente.
Questa rinascita del culto mette in luce il desiderio contemporaneo di connettersi con le
antiche radici spirituali e con il mondo naturale. La nostra sovversione, quindi, è più una
riflessione sovversiva che ci porta all’epoca primordiale. Proprio nello stile di Gaudì
abbiamo scelto come stile cromatico i due cervi, da sempre connessi al dio come simbolo
di forza, velocità e virilità. Cerunnos viene rappresentato con in mano il bene e il male.
Divisi, scissi. La divinità ci invita a scegliere, ricordandoci che siamo ancora in tempo per
riunire le due parti e stabilire un sano equilibrio. Ad incorniciare il nostro dio cornuto, dal
“giaciglio-seduta” di foglie colorate penderanno alcuni baby Groot. Il Groot è una radice di
pianta antropomorfa, ignifuga, in grado di aumentare le sue dimensioni a piacimento e
dotata di sensibilità. I piccoli Groot avranno in mano simboli di progresso, globalizzazione,
simbolo di ciò che abbiamo raggiunto fino ad oggi. Cerunnos, inoltre, sarà seduto su
un’innovativa e sovversiva cascata reale. L’acqua è simbolo di eccellenza della vita,
rinascita, guarigione. La sovversione, quindi, è nel ritorno alle origini. Perché solo
invertendo la rotta potremmo provare a salvare il nostro mondo.

Sovvertigine – Ass. Cult. “Con le mani”
sovvertigineIl mondo di oggi, purtroppo, non è fatto a misura d’uomo. Le speranze nell’umano
benessere sono state deluse dalla sfrenata tecnologia, soprattutto dalla politica mondiale.
L’animo umano, il cui scopo della vita è la felicità, è perso in un mondo dove dilagano le
guerre e prospera la fame; dove le politiche dei governanti, guardano al proprio interesse
economico, dimenticando le più elementari moralità. In questo triste e desolato scenario,
dunque, non ci resta che il sogno di una SOVVERSIONE. Sovvertire con la bellezza, con
il gioco, con la risata: tutti concetti che ritroviamo raggruppati nel fantasioso mondo del
Circo. Il carro allegorico rappresenta una ballerina circense che rivela, nel giro della sua
danza, la leggerezza del vivere. Il suo ampio vestito girevole copre le brutture del
“sistema” (il denaro, la guerra, ecc.) che sono rappresentate da volti inquietanti
imprigionati, appunto, sotto la sua gonna. A loro resterà l’umiliante coinvolgimento in una
vorticosa festa danzante che non capiranno mai. Il titolo del carro descrive la “sovversiva
ballerina” che, girando ininterrottamente, si abbandona all’ebbrezza “vertiginosa” della
danza.

ParadisO 2.0 – Ass. “L’Isola che non c’è”
Paradiso 2.0L’opera allegorica mostra uno spaccato della società contemporanea devota al culto
dell’effimero e incurante della vita reale che si dipana, con le sue complessità e
meravigliose sfumature. Una grande platea ispirata al Nuovo Cinema Paradiso,
dell’omonimo film di Giuseppe Tornatore, accoglie un pubblico del nostro tempo
impegnato ad immortalare con lo smartphone lo spettacolo davanti a sé per rendere più
accattivanti le identità digitali che ciascuno spettatore ha costruito sui social network.
Questa scena, ormai ricorrente, pone la questione di quanto sia più importante mostrare gli
avvenimenti della propria vita sui social piuttosto che goderne a pieno ogni istante senza
alcun filtro digitale. L’unico spettatore libero dalla febbrile necessità di utilizzare lo
smartphone è il piccolo Salvatore, protagonista del film di Tornatore, che osserva con
stupore lo spettacolo intorno a sé. L’opera invita a imitare il giovane Totò e a tornare a
godersi la vita reale, dando la giusta importanza al “ParadisO 2.0” che abbiamo in tasca.


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