Neanche immaginabile, il pericolo che si corre. Se esplode una discarica, con migliaia, e migliaia, e migliaia, decine di migliaia, di metri cubi di immondizia. A Trani le condizioni sono queste.
“Incombente e concreto il pericolo di esplosione della discarica, a causa della mancata realizzazione di impianto di captazione del biogas”. Così è scritto nel verbale con cui i carabinieri hanno sequestrato la discarica Amiu di Trani. Sedici indagati, fra esponenti politici e tecnici locali e regionali. Le analisi hanno dato “esito allarmante ed inquietante” sulla presenza di nichel, cromo, nitriti, ferro e arsenico, a carico del suolo, del sottosuolo e delle acque.
I nomi degli indagati:
Luigi Riserbato, Giuseppe De Simone, Giuseppe Tarantini, Giseppina Chiarello, Giuseppe Affatato, Antonello Ruggiero, Franco Sotero, Francesco Di Toma, Pasquale Sorrenti, Michele Zecchillo, Domenico Angiolella (capo settore tecnico responsabili della discarica), Renato Monterisi (capo reparto tecnico dell’impianto), Antonello Antonicelli (dirigente ciclo rifiuti Regione Puglia), Giovanni Campobasso (ciclo rifiuti Regione), Giuseppe Tedeschi, Giuseppe Maestri. In più è indagata l’Amiu come persona giuridica.