Il querelante, che vive in territorio di Noci, nella sua istanza alla procura della Repubblica di Bari evidenzia di non poterne più, dopo cinque anni. La situazione si protrae dopo che i titolari di una struttura nell’agro hanno messo insieme cani su cani, anche randagi, e per il querelante è un problema per molti vicini di quell’area. Di sicuro un problema suo, rileva, perché si è ritrovato cani sul tetto di casa (gruppo di trulli) con difficoltà a farli scendere, sporcizia e un corredo ampio di problemi, secondo il suo punto di vista, oltre ad un abbaiare dei tanti animali spesso insopportabile. Il querelante, assistito dall’avvocato Martino Bruno, ipotizza che si sia inoltre di fronte ad un canile abusivo.