Di seguito il comunicato:
Una montagna di rifiuti mossi e sversati illegalmente dalle ecomafie. Dal 2006 al 2024, le inchieste sul traffico di rifiuti che hanno coinvolto la provincia di Foggia hanno portato al sequestro di 618.170 tonnellate di rifiuti, pari a un’autocolonna di 24.726 tir in coda per 336 chilometri: è la distanza tra Foggia e Latina. Nello stesso periodo, allargando il campo all’intera Puglia (Foggia compresa), le inchieste sul traffico illecito di rifiuti sono state 57 e hanno portato al sequestro di 6.529.849 tonnellate di rifiuti, con 269 ordinanze di custodia cautelare, 754 persone denunciate e 122 aziende coinvolte. Sono i dati illustrati a Foggia da Enrico Fontana, responsabile Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente, nell’incontro che si è tenuto ieri 11 marzo a Palazzo Dogana grazie all’autoconvocazione di un forum composto da 50 soggetti promotori. Titolo del pubblico dibattito: “L’abbandono illegale di rifiuti nelle campagne del Foggiano: la Capitanata è la nuova terra dei fuochi?“. Accorato l’appello lanciato proprio da Fontana: “Dobbiamo chiedere a gran voce al Governo che questo territorio venga ‘perimetrato’ come sito d’interesse nazionale, l’Italia deve aprire gli occhi su ciò che sta succedendo in provincia di Foggia”. Prima di lui, nel suo intervento, Monsignor Giorgio Ferretti, Arcivescovo Metropolita della Diocesi Foggia-Bovino, ha chiamato cittadini, amministrazioni pubbliche, istituzioni, scuole, associazioni e imprese a “una grande alleanza” per supportare lo sforzo immane compiuto sul territorio da forze dell’ordine e magistratura. In provincia di Foggia, lo sversamento illecito di tonnellate di rifiuti è un fenomeno tuttora in atto, con decine di casi in gran parte del Tavoliere, l’ampia parte pianeggiante della Capitanata.