Presunto affiliato alla sacra corona unita. Presunto autore, in concorso, di un brutale duplice assassinio. Biagio Toma, 46 anni, è stato arrestato dai carabinieri che lo ritengono il responsabile dell’omicidio di Patrizia Rizzello, ventottenne, e della sua bambina di due anni. L’esecuzione di mamma e figlia avvenne nel 1991 a Parabita.
Biagio Toma è stato raggiunto dal provvedimento nel carcere di Trani dove è già rinchiuso per scontare altre pene. Il 20 marzo 1991 Patrizia Rizzello, con la figlia Angela Pirtoli di due anni, venne massacrata nelle campagne di Parabita. Alla donna venne fracassata la testa sbattendola ripetutamente contro un muro. Per quel delitto sono già stati condannati in primo e secondo grado, all’ergastolo il capo clan Luigi Giannelli, sua moglie Anna De Matteis ed il loro uomo di fiducia Donato Mercuri, rispettivamente nei ruoli di mandante, istigatrice ed organizzatore del duplice omicidio. Indagato anche Luigi De Matteis, in passato membro del clan Giannelli e oggi collaboratore di giustizia. Patrizia Rizzello, secondo la ricostruzione, venne uccisa, e con lei la sua bambina, in quanto testimone scomoda e pericolosa per l’attività del clan della sacra corona unita. La bambina, inizialmente lasciata viva accanto al corpo della madre, per un ordine agli esecutori, venne uccisa per non lasciare tracce e percezioni di quanto accaduto a Patrizia Rizzello.
L’accusa nei confronti di Biagio Toma è di concorso in duplice omicidio pluriaggravato.
