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Taranto: Indotto Ilva, continua la protesta Nuovo corteo dei lavoratori, quattromila circa i posti a rischio. Occupata aula consiliare. Udienza "Ambiente svenduto" il 4 febbraio. ALBEROBELLO Il tarallificio è sul lastrico, Alitalia non salda il debito

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lavoratori indotto ilva tarantoL’udienza preliminare per l’inchiesta “Ambiente svenduto” è stata aggiornata al 4 febbraio. Accolta la costituzione di parte civile del Comune di Crispiano. Rischiano il processo in 52, fra cui tre società.

Ancora in stato di agitazione i lavoratori dell’indotto Ilva. Dopo la manifestazione di ieri, in strada anche stamani. Il corteo inizialmente verso la direzione dello stabilimento siderurgico di Taranto. Presa poi la via del municipio, occupata l’aula consiliare.

Il decreto del governo non dà alcuna garanzia circa lo sblocco dei crediti vantati dalle aziende del territorio, si tratta di circa 210 milioni di euro complessivi, e per quattromila lavoratori circa, la situazione ha una prospettiva di colore nero.

A proposito di debiti: Alitalia, terminato il contratto con un fornitore di Alberobello, non paga le fatture. In realtà il contratto con il tarallificio dei trulli è terminato a dicembre ma sin da novembre non vengono saldate le fatture, che sono relative dunque a forniture da settembre in poi. Al momento siamo a quota 116mila euro e il tarallificio, che ha fornito Alitalia per tutti i voli di ogni livello, ora è sul lastrico. La vicenda è raccontata dalla Gazzetta del Mezzogiorno.


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