Oggi pomeriggio l’autopsia sul corpo di Martino Aquaro (foto home page). Il 69enne ucciso sabato pomeriggio a Martina Franca è stato ammazzato a coltellate e bastonate e l’esame medico legale servirà anche per capire quale fosse, ad esempio, il colpo letale, se con la mazza della scopa o con il coltello dalla lama estraibile e “griffato” con una svastica. L’assassino, presunto peraltro confesso, è il 33enne Angelo Semeraro, di Martina Franca. Nei suoi confronti, fra oggi e domani, l’interrogatorio di convalida del fermo, scattato domenica sera dopo una lunga deposizione in commissariato di pubblica sicurezza.
L’autopsia servirà forse a chiarire anche l’aspetto poco chiaro e non chiarito ai giornalisti da inquirenti e investigatori (c’è l’indagine da portare avanti): il movente. Il furto è la verita ufficiale, chissà se la verità vera (il link del nostro articolo: https://www.noinotizie.it/08-02-2015/martina-franca-omicidio-aquaro-il-fermo-di-angelo-semeraro-non-chiude-il-cerchio/).
Conoscere il movente, o meglio potere escludere un furto finito male, ha anche un non secondario fine di tipo sociale: a Martina Franca, 21 mesi fa, venne trovata morta in casa sua la 91enne Marianna Brigida. C’è un processo in corso, per stabilire se si fosse trattato di una rapina finita male. Sempre a Martina Franca, nella primavera del 2013, venne mandato in ospedale, in coma, un anziano, rapinato in casa e massacrato a bastonate. Ecco, per la sicurezza pubblica, sarebbe importante sapere se si sia in presenza del terzo caso del genere in meno di due anni oppure no.
