Non ci sono i tir, per motivi di ordine pubblico. Ma ci sono i loro guidatori. A Roma sono andati in pullman per protestare. Partiti all’alba dal siderurgico di Taranto. A mezzogiorno, un migliaio di persone, davanti a palazzo Chigi. Gli autotrasportatori tarantini dell’indotto Ilva non saranno soli: con loro anche vari rappresentanti delle aziende dell’indotto e il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, il presidente della Provincia, Martino Tamburrano, il presidente di Confindustria Taranto, Vincenzo Cesareo, e vari esponenti politici, compresi consiglieri regionali pugliesi. Chiederanno un incontro al presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Abbiamo lavorato per l’Ilva di Stato, ora lo Stato deve ascoltarci, è il senso dell’iniziativa.
Gli autotrasportatori vogliono quello che spetta loro: quindici milioni di euro, i crediti maturati nei confronti dell’Ilva e mai pagati dal colosso siderurgico. C’è gente che non vede un centesimo da otto mesi.