Ne avevano già informato il rettore Uricchio e il direttore generale Prudente. Oggi lo hanno ribadito in senato accademico, con foto: in un bagno al terzo piano dell’ateneo di Bari, siringhe e sangue. Tracce inequivocabili. Gli studenti indipendenti che hanno denunciato l’accaduto chiedono maggiori controlli.