Una coppia che non poteva avere figli, secondo l’accusa aveva deciso di adottarne uno in maniera illegale. Così i due siciliani da tempo residenti in Svizzera ma, stando all’accusa, tornati a Messina proprio per concludere questa operazione, si erano rivolti a una banda di trafficanti di bambini. Romeni, per lo più, i malviventi (base operativa in Toscana). Secondo l’accusa, a fare da intermediario fra la famiglia romena che si sarebbe venduta il bambino e gli acquirenti, un pugliese, Vito Calianno, pregiudicato 43enne di Fasano. Prezzo pattuito dopo una serie di incontri, 35mila euro.
I carabinieri hanno però evitato all’ultimo momento questa ignobile compravendita, arrestando tutti. C’erano pure la mamma e il fratello maggiore di quello (otto anni) venduto, in Sicilia, per incassare. Il bambino che era stato venduto, è stato affidato alle cure di un centro di accoglienza.