Angelo Salamina, organizzatore di manifestazioni, ne ha proposte anche al Comune di Martina Franca. E ha verificato che nei suoi confronti, a suo dire, c’è stata una discriminazione. Niente contributi, niente patrocinio, neppure. Così è andato a chiedere spiegazioni al sindaco. “Mi ha detto che la scelta dell’amministrazione comunale è quella di non fare quella concessione a chi organizza a fini di lucro”. E così, Salamina non si è tenuto la spiegazione e al sindao di Martina Franca ha chiesto perché, allora, un’altra manifestazione, in cui gli organizzatori non sono lì a fare beneficenza, hanno ottenuto anche lo stemma, e il manifesto è pure affisso a palazzo ducale, sede del municipio. E il sindaco come ha ribattuto? “Mi ha chiesto se era vero quello che gli stessi dicendo”. Il corredo di materiale che invia Salamina è ampio: fatto di foto e delibere. Favoritismo verso altri e una sorta di scelta di lasciare indietro lui, è quanto teme l’organizzatore. L’amministrazione pubblica ha il dovere di chiarire.
vorrei precisare che a quella manifestazione in questione (quella del manifesto) alla data odierna non ha alcuna delibera che la autorizza a utilizzare il logo causando pertanto un danno all’erario(con lo stemma comunale le associazioni hanno cmq diritto al 50% di sconto sulle affissioni se nn ci sono sponsor…..una fiera cmq non si regge su l’aria che passa quindi è palese che c’ lucro all’interno),tengo a precisare anche che nulla da dire sulla lodevole iniziativa di quella o tante altre associazioni culturali ,ma se una regola deve esistere ,o esiste per tutti o non esiste per nessuno,
durante un’interpellaza presentata dal consigliere fumarola durante il queston time sono stati chiesti lumi a proposito del trattamento diverso fatto alle diverse associazioni(vorrei ricordare che dall’inizio dell’anno sono stati elargiti già lauti contributi a diverse associazioni riconducibili in una certa maniera alla stessa area politica)e l’assessore di turno tutto ha detto tranne che dare una risposta alle domande fatte (ha chiuso dicendo che il tempo a sua disposizione era finito e il question time non prevedeva un ulteriore suo intervento pertanto bisognava presentare un’altra interrogazione)ma l’unica risposta che ha dato e che mi sono segnato (anche se nn c’entrava nulla) era che dall’inizio dell’anno avevano previsto il pagamento di un canone a chi utilizza il centro tessile in piazza d’angiò(mai utilizzato quel posto e mai richiestoper quanto mi riguarda) …..bene qualcuno dell’amministarzione mi sa spiegare come mai con delibera 14 (1600 euro di contributo )con delibera 43(390 euro di contributo)delibera 15 (365 euro di contributo),oltre le delibere 44,31,65,59 e potrei continuare il centro tessile, per la maggior parte ,ma anche altre strutture comunali vengono date in maniera gratuita(quindi dovendo omaggiarle anche del consumo di energia elettrica a spese del comune cioè nostro?)
se qualche anima pia dei piani alti risponde (al posto di negarsi ) sarebbe gradito
La disparità di trattamento (commento moderato in questa parte) tic tac, tic tac…