Esercitazione “Mare aperto” al largo del mar Ionio. Il secondo gruppo navale della Marina militare impegna cinque navi: fra le altre, l’incrociatore portaeromobili Garibaldi, con sette elicotteri, e il sommergibile Prini. Viene simulato un assetto da guerra in aggiunta alle altre emergenze da poter gestire in uno scenario reale. Sono circa 1.500 i militari impegnati nell’operazione. Le vicende libiche, le minacce Isis e la tragedia infinita dei migranti fanno di questa parte del Mediterraneo, appunto, lo scenario che può divenire reale. Il ruolo delle basi pugliesi, Taranto innanzitutto, e dei loro uomini è di chiara importanza, al riguardo.