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Puglia, elezioni regionali: si agitano le acque nel centrosinistra. Minervini con i vendoliani, Emiliano lo attacca E si parla anche di Pentassuglia e del suo riposizionamento: Laddomada richiama al criterio etico di liste senza persone con carichi pendenti. Manduria: rapina e terrore per un candidato

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Guglielmo Minervini, assessore della giunta Vendola, candidato alle primarie del centrosinistra. Iscritto al Pd. Ma non sarà nella lista dei democratici, va in quella di Stefàno (e Vendola) che si chiama “Noi a sinistra”. Una cosa che proprio a Michele Emiliano, il suo candidato presidente, non è andata giù. Emiliano è anche segretario regionale del partito democratico e il fatto che un Pd sia andato nell’altra lista più spostata a sinistra e poco incline alle larghe intese, ha suscitato la sua reazione. Con un attacco diretto a Guglielmo Minervini, come riportato dal Corriere del Mezzogiorno. Dice Emiliano, secondo quel resoconto, che Minervini in dieci anni da assessore regionale ha messo su un milione di euro di compenso e ora non se ne venga a fare il martire.

Sempre il Corriere del Mezzogiorno si riferisce ad altri Pd che potrebbero cambiare aria rispetto alla lista del partito democratico: uno di questi, Donato Pentassuglia, sempre in direzione-lista Stefàno. Richiesto un parere a Francesco Laddomada, che con Dario Stefàno è schierato dall’inizio del suo percorso politico e che ha dato l’assenso alla candidatura di Minervini, Laddomada risponde con una considerazione di carattere generale: “nelle liste ci siano persone senza carichi pendenti, come criterio etico che deve valere per tutti”. Una considerazione generale, appunto. Il caso personale dell’attuale assessore regionale alla Sanità è peraltro fatto di un carico pendente: c’è un procedimento iniziato, quello del caso-Ilva, con rischio di rinvio a giudizio. Per Pentassuglia ma non solo per lui (sono complessivamente 49 persone, fra cui lo stesso Nichi Vendola e il sindaco di Taranto). Il centrosinistra dunque si agita. La composizione delle liste inizia a riscaldare l’ambiente, parecchio, anche in quella coalizione. Che sarà sempre una temperatura tiepidina rispetto alla rissa al calor bianco del centrodestra.

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Cronaca nera per un candidato al consiglio regionale: Francesco Ferretti, di Manduria, avvocato. Sarà candidato con il movimento Schittulli. Rapinato in casa sua, ieri sera, Ferretti. Lui e i figli bloccati dai ladri che hanno imposto di aprire la cassaforte. Poi sono fuggiti con la macchina della moglie di Ferretti. Vettura trovata bruciata sulla Manduria-Francavilla Fontana.


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