Circa mille metri cubi di fertilizzante sequestrati dai militari del Noe (nucleo operativo ecologico) dei carabinieri. L’ammendante compostato misto (Acm( per uso agricolo sequestrato, è prodotto dalla Aseco di Ginosa, società di cui è titolare l’Acquedotto pugliese. Il provvedimento di sequestro è del tribunale di Lecce, su richiesta della direzione distrettuale antimafia. Si contesta la violazione della norma sulla gestione dei rifiuti: secondo l’accusa, i fanghi (provenienti da una ventina di impianti di depurazione dell’Acquedotto pugliese) non erano trattati, appunto, secondo le norme.