Trentuno anni. Ma niente festa di compleanno. Perché oggi per Raffaele Sollecito, ingegnere di Giovinazzo, sarà pure il compleanno ma è anche e soprattutto la vigilia della sentenza di Cassazione, quella definitiva, per l’assassinio di Meredith Kercher, ammazzata in casa a Perugia una sera di novembre otto anni fa. Si trova a Roma con la famiglia, Sollecito e il padre ha detto, a proposito di questo compleanno, che non ci sarà una festa, “attendiamo tempi migliori”. Domani mattina l’udienza in Cassazione riprenderà, ultima arringa di Giulia Buongiorno, legale di Sollecito. Sempre domani, in giornata, la sentenza. La pubblica accusa ha già chiesto condanne per Sollecito e Amanda Knox, le difese del pugliese e dell’americana vogliono l’assoluzione. In caso di condanna, per Raffaele Sollecito sarebbe il carcere; nei confronti di Amanda Knox, che si trova a Seattle, richiesta di estradizione.