Francesco Schittulli, che ha detto di non voler più perdere tempo, presenterà probabilmente il programma martedì. Con chi ci starà. Ha detto anche, Schittulli, in un’intervista a “Repubblica”, qualcosa di questo genere: non rinuncio ai cavalli di razza di Fitto. Al momento, o forse definitivamente, senza Forza Italia, dunque. Non avendo Luigi Vitali accettato le condizioni poste dal candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia, per ora è fuori, con la sua lista. Il problema è tutto interno a Forza Italia, per l’appunto, con Raffaele Fitto che con i suoi ricostruttori, peraltro, si è messo in una situazione decisamente più tranquilla: Schittulli ormai è suo sodale, in vista delle elezioni. La parte berlusconiana di Forza Italia, in Puglia, rischia invece di andare da sola al voto e le percentuali di consenso, stando ai sondaggi, fanno paura: andando soli, occorre l’8 per cento per riuscire a eleggere anche un solo consigliere. Nelle condizioni attuali, per la parte berlusconiana di Forza Italia rischia di essere un miraggio anche quella quota. Così si prova a mettere in azione i pontieri in seno al partito, anche oggi che è Pasqua. Ciò che va risolto è la lite di fondo, quella fra Silvio Berlusconi e Raffaele Fitto. Il quale fra l’altro, per le elezioni regionali, vuole che ci siano fittiani nella lista di Forza Italia e senza preclusioni, il tutto sottoscritto anche da un garante: si ipotizza, al riguardo, la figura di Altero Matteoli. Non è detto che ciò avvenga: e molti dei nove consiglieri regionali in carica rimasti sulle posizioni di Berlusconi iniziano ad avere paura e si potrebbe assistere, in caso di naufragio della trattativa in seno al partito, a defezioni o cambio di posizione verso il più (per ora) rassicurante Fitto.
Sarà pure Pasqua ma in Forza Italia pugliese il periodo della passione non è finito.